Il senso autentico della missione

Il Vangelo deve essere annunciato fino agli estremi confini della terra. Ma le strade della missione – spiega mons. Giudice – partono e si diramano da casa nostra.

La Chiesa manda degli uomini liberi, poveri, generosi.

Manda dei seguaci di Cristo, che a Lui danno tutto.

Manda dei giovani pieni di fuoco e di fantasia.

Manda degli umili eroi che, come Cristo, sono pronti a dare la vita…

Questi sono gli eletti, che il Vescovo accoglie, sperimenta, istruisce, e poi «ordina», e manda…

Al popolo di Dio: ai piccoli, ai poveri, ai sofferenti, agli affaticati, ai discepoli del Regno.

Li manda ai lontani, a tutti.

E vanno. Quale bellezza!

San Paolo VI

Mandata, la Chiesa manda. Dove? Agli estremi confini della terra; cioè, a casa tua, da dove partono e si diramano tutte le vie della missione. E, senza questo primo luogo, la missione non esiste. Andare in missione, per alcuni può essere un alibi per evitare la missione. Spesso siamo in fuga da noi stessi e dalle responsabilità, e ammantiamo di spiritualità tutte le nostre paure.

La Chiesa manda uomini liberi, poveri, generosi: sostanziale è il sostantivo e importanti sono gli aggettivi. Manda seguaci di Cristo, disposti a dare tutto a Lui. Manda dei giovani pieni di fuoco e fantasia, e non già smorti, depressi, seduti o sedati da una cultura senza Dio, povere anime in pena. Manda umili eroi; non eroi di cartoni animati ma umili che vengono dall’humus, dalla terra e dalla gavetta. Umili e forti, pronti a dare la vita, forse non in un giorno, ma certamente giorno per giorno, nel dono del martirio ministeriale.

Sono eletti, scelti, accolti, istruiti, ordinati e poi mandati. Sono tutti verbi da abitare e, continuamente, da verificare. Mandati a chi? L’elenco è lungo, la sintesi è tutti, in una osmosi sempre originale tra storia e geografia.

E vanno. Quale bellezza! E vanno… spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini (cfr I Cor 4,9).

Giuseppe, Vescovo

 

 

 

 

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