La scuola è finita! Ma dov’è finita? Le considerazioni di genitori e bambini dopo un anno scolastico all’insegna della Didattica a distanza
Dai banchi di scuola ai salotti di casa. Genitori, bambini e maestri catapultati nella tecnologia, ormai sono diventati esperti di piattaforme, di portali didattici e di compiti convertiti in file da inviare. Con questa nuova forma di didattica, siamo arrivati a giugno e la scuola è finita. Ma dov’è finita?
“I miei amici vanno a scuola?” – Domandano i bambini. “La festa di fine anno di farà?” Si chiedono.
Fanno domande e cercano risposte. E si aspettano che siano concrete.
Maira ha 7 anni, nei pomeriggi liberi dalle video lezioni, disegna una maestra che spiega e dei bambini tra i banchi. Micol, è più piccola ha quasi 5 anni, frequenta la scuola materna e su un foglio bianco delinea i tratti di una bimba che corre incontro alla sua maestra.
Sentimenti di nostalgia si leggono anche tra le righe del tema di Carolina, 9 anni, che mette nero su bianco le sue emozioni.
La scuola per i ragazzi è una quotidianità imprescindibile. Mancano le maestre, i compagni, si ha nostalgia perfino delle battute del bidello. Manca la scuola, quella vera!
Oggi è l’ultimo giorno di scuola, fiduciosi e con le dita incrociate, diciamo a tutti i bambini ci vediamo a settembre!
Maria Luisa Franco
Il tema di Carolina
La scuola volge al termine, ricordi e speranze
La scuola ora è un ricordo, penso che a tutti mancano i banchi, il profumo dei quaderni, l’odore sgradevole di gesso, noi bambini con la forma del cassino sui grembiuli, ma soprattutto mi manca la maestra.
La maestra è il capofamiglia della classe perché per me la classe è la mia seconda famiglia. Mi ricordo tutte le mattine quando ci aspettava sulla soglia della porta e diceva: “Presto bambini, su, oggi abbiamo molte cose da fare!”
La scuola è come un aereo e il pilota è la maestra, ogni scalo, corrisponde ad un argomento, abbiamo affrontato molte tappe negli ultimi giorni: la tappa delle equivalenze, la tappa dei verbi, la tappa dello studio dei pesci e tante altre. Poi un giorno l’aereo si è fermato e siamo scesi tutti. Il pilota ci ha detto di tornare ognuno nelle nostre case così è iniziato un nuovo percorso: la didattica a distanza. A me non piace molto questo nuovo percorso perché vorrei vedere i miei amici, abbracciarli, stare con loro, studiare con loro.
In ogni video-lezione ho visto i miei amici e la maestra attraverso lo schermo, in tanti piccoli quadratini, ed è strano perché non capisco come fa questo sito a farci incontrare tutti. È meraviglioso e stupendo allo stesso momento. Ma quando lo schermo si chiude, tutto diventa triste. Se penso al futuro non so precisamente come sarà, staremo ancora a casa o ritorneremo a scuola?
Io voglio tornare a scuola!”
Carolina Crescenzo, 3 A
2° Circolo Didattico Sarno
Plesso Lavorate