Una disfunzione che diventa handicap

La Federazione Italiana Incontinenza e Disfunzioni del Pavimento Pelvico s’impegna per una corretta informazioni e per aiutare chi soffre di questa disfunzione.

di Rosaria Vincelli

La sezione campana – a trazione salernitana – della FINCOPP, Federazione Italiana Incontinenza e Disfunzioni del Pavimento Pelvico, è in prima linea nella sensibilizzazione su una disfunzione che, in alcuni casi, può diventare un vero e proprio handicap. In particolare, la presidente regionale, la sarnese Carmela Crescenzi, e il vice presidente, il ginecologo urologo del “Ruggi” di Salerno, Lucio Cipullo, si battono per l’aggregazione ed il reinserimento sociale di coloro che soffrono di questi problemi e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Si stima che in Italia ci siano circa 5 milioni di persone con disfunzioni del pavimento pelvico. In Campania si parla di migliaia di donne e uomini che convivono con l’incontinenza, senza sapere che può essere limitata se non del tutto cancellata. Per superarla, nei casi più gravi, si interviene chirurgicamente. Ma nella maggior parte dei casi si può correggere il problema con la riabilitazione pelvica.

In provincia ci sono due centri di riferimento: al “Ruggi” di Salerno c’è il ginecologo urologo Cipullo; all’ospedale di Sarno la coordinatrice infermieristica Maria Bellomo. «Parliamo di un fenomeno molto presente, ma sottovalutato perché da alcuni declinato come semplice inestetismo. Ne soffrono le donne – ha spiegato Crescenzi – anche in giovane età e prima di un parto, ma anche tanti uomini. I medici di base possono aiutarci tantissimo. Non è una questione psicologica, ma fisiologica. Per chi ne soffre è un vero handicap».

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