I Frati Minori della Provincia religiosa salernitano-lucana ricordano il beato Egidio da Laurenzana, il 10 gennaio. Molte notizie sulla sua vita mancano, ma è indubbio che fu caratterizzata da evangelica semplicità. Nacque nel 1443 e fu battezzato col nome di Bernardino. Già prima di diventare frate viveva una vita cristiana e santa, con digiuni e preghiere. Era molto conosciuto per la sua vicinanza al popolo. Malgrado la sua umiltà, numerosi fatti straordinari da lui operati lo resero popolare non solo a Laurenzana e in Basilicata, ma anche in altri luoghi come Napoli, Bari, Salerno e il Gargano dove molti accorrevano a lui per chiedere la sua intercessione presso Dio. Tra i suoi ammiratori si distinse il conte di Potenza, don Carlo Juvara, il quale per la preghiera del Beato ottenne la guarigione del figlio. Lo stesso conte, un giorno, ebbe la grazia di poter scorgere il frate rapito in estasi e vedere una colomba posarsi sul suo capo.
Si trovava a Potenza a vegliare nella notte di Natale del 1517 quando il maligno, non riuscendo a farlo desistere dalla sua preghiera, lo aggredì scottandogli seriamente una spalla. Fu questa la causa dell’ultima malattia del beato. Dopo soli sei anni dalla morte, venne riaperto il sepolcro di fra Egidio e il suo corpo non solo fu ritrovato incorrotto, ma addirittura in ginocchio, con la corona fra le mani e rivolto verso l’altare del Santissimo Sacramento.
In occasione dell’Anno Egidiano, i Frati Minori hanno portato in peregrinatio una reliquia nelle diverse parrocchie dell’Arcidiocesi di Acerenza. Chissà che questa peregrinatio non possa essere riproposta anche nelle parrocchie della nostra Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.
Fra Salvatore Manzo OFM