Beato Tommaso Maria Fusco, sacerdote e fondatore della Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, oggi 24 febbraio celebriamo la memoria liturgica.
Nacque a Pagani il primo dicembre del 1831, mentre in Italia e soprattutto nel Meridione si diffondevano movimenti indipendentisti che generavano rivoluzioni e disordini.
Settimo di otto figli, Tommaso appartenva ad agiata e molto in vista. Suo padre era farmacista e sua madre nobildonna. Ma i suoi genitori morirono molto presto, lasciandolo orfano a soli 10 anni.
La vocazione sacerdotale
Tommaso ha solo 8 anni quando a Pagani si festeggia la canonizzazione di S. Alfonso Maria de’ Liguori, nel suo cuore divampa la vocazione sacerdotale tanto da fargli affermare: “Sarò prete anche io”. In famiglia però nascono i primi contrasti; suo fratello e suo zio sono già sacerdoti e due vocazioni in famiglia sono più che sufficienti. Sul piccolo Tommaso si riversano i progetti familiari per la prosecuzione della dinastia e per l’amministrazione delle ingenti ricchezze familiari.
Tommaso vince le resistenze familiari: a 16 anni entra in Seminario, a 24 è ordinato presbitero. Pochi giorni dopo ha già aperto in casa una scuola privata e si prodiga per istituire anche una cappella. Senza saperlo, Tommaso stava già delineando i fondamenti del suo sacerdozio.
Nasce la Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue
Nel 1862 fonda la Compagnia dell’Apostolato Cattolico del Preziosissimo Sangue e dieci anni dopo la Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue. A loro affida l’educazione, l’istruzione e il mantenimento delle bambine orfane.
Su Tommaso soffia anche il vento gelido delle calunnie e il sacerdote morirà senza aver neanche compiuto 60 anni, il 24 febbraio del 1891.
Il 7 ottobre del 2001, papa Giovanni Paolo II lo proclama beato.