A Lourdes nasce il sogno della PUACS

Il primo pellegrinaggio di Alfonso Russo a Lourdes accende il desiderio di far nascere la PUACS

Alfonso Russo, l’apostolo della sofferenza, fondatore della PUACS (Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza), si è recato in pellegrinaggio a Lourdes per la prima volta l’11 febbraio del 1963. La prima esperienza alla grotta di Massabielle gli cambia la vita.

Prima del 1858 il piccolo paesino di Lourdes, ai piedi dei Pirenei, era del tutto sconosciuto. Le cose cambiano a partire dall’11 febbraio 1858, quando ad un’umile fanciulla di nome Bernardetta Soubirous appare una “bella Signora”.

Mentre è intenta a cercare rametti secchi, avverte un leggero venticello e, quasi rapita, dirige lo sguardo verso il cavo della roccia, sulla grotta di Massabielle: lì ha la paradisiaca visione. Da quel momento, per ben 18 volte ritorna in quel luogo per continuare a vedere e a dialogare con la Bianca Signora che nella sedicesima apparizione si rivela: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Da questa esperienza straordinaria arriva nella Chiesa e nel mondo questo annuncio di speranza e di amore misericordioso di Dio che, attraverso la Vergine, giunge a tutta l’umanità.

Dal 1858 Lourdes è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo: ogni ammalato, desideroso di toccare la roccia dove la Vergine ha posato i Suoi piedi e lavarsi nell’acqua miracolosa della Misericordia di Dio, vi si reca pellegrino per chiedere la grazia della guarigione fisica e, laddove questo non sia possibile, quella dell’anima.

Il primo pellegrinaggio di Alfonso

Anche il giovane Alfonso Russo si reca pellegrino, insieme al suo padre spirituale e a pochi amici, in questo luogo che “unisce il cielo con la terra” per vivere l’esperienza del servizio agli ammalati. Era l’11 febbraio 1963. Alfonso, formatosi “all’ombra” di sant’Alfonso Maria de Liguori, grazie a due padri redentoristi, viveva già il servizio al mondo della sofferenza.

Pieno di entusiasmo si recava nelle case dove erano tenuti quasi “nascosti” gli ammalati e dava loro la possibilità di uscire, inserendoli nella comunità parrocchiale e nella vita sociale, aiutandoli a dare valore alla loro sofferenza, strumento di salvezza e redenzione. Quella prima esperienza a Lourdes gli cambia la vita. Il servizio ai malati, l’adorazione a Gesù nella Santissima Eucaristica e la preghiera alla Vergine Immacolata col Santo Rosario fanno nascere in lui il desiderio di consacrarsi totalmente al Signore. Nasce così la Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza la cui vocazione e missione è l’accoglienza della sofferenza. Successivamente dà vita anche all’associazione Piccoli Discepoli della Croce: i suoi membri, inseriti nel mondo, partecipano alle sue vicende con lo spirito di consacrati per realizzare la propria santificazione e missione in modo speciale per gli ammalati, con particolare premura per i sacerdoti e i fanciulli infermi.

Lourdes e la PUACS legati da un “filo d’oro”

Oggi, con grande umiltà, riesco a cogliere quel “filo d’oro” che ha legato l’Immacolata a Bernardetta e l’Immacolata ad Alfonso facendolo diventare “l’apostolo della sofferenza”: vita donata, accogliendo anche con esemplare serenità la malattia che nell’ultimo tratto della sua vita gli ha dato la possibilità di provare sul suo stesso corpo la sofferenza della Croce.

Il seme della sua vita è stato piantato nel solco della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza, ora deve germogliare in ciascuno per portare frutto di vita eterna. Continuiamo con gioia e rinnovato entusiasmo l’opera da lui iniziata.

Don Gaetano Ferraioli

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