D’Amico, tradizione e innovazione in tavola

Reduci dalle feste pasquali, il profumo delle pastiere è ancora nelle nostre case. D’Amico ha portato sulle nostre tavole il grano cotto per la preparazione. Conosciamo meglio il Gruppo.

Reduci dalle feste pasquali, il profumo delle pastiere è ancora nelle nostre case. D’Amico ha portato sulle nostre tavole il grano cotto per la preparazione. Conosciamo meglio il Gruppo, nato nel 1968 con la produzione delle “Alici della Costiera Amalfitana” e oggi all’attivo con più di 600 referenze tra cui sottoli, olive, funghi, vegetali al naturale, legumi, cereali, salse, creme e pesti. Intervista a Maria D’Amico, marketing manager di D&D Italia.

Eccellenza nel comparto agroalimentare della Campania e non solo, dal 1968 l’azienda D’Amico porta in alto il nome del Made in Italy in tutto il mondo, con la produzione di conserve alimentari. Una storia che comincia con i fratelli Francesco e Mario D’Amico e con l’avventura delle “Alici della Costiera Amalfitana”. Oggi la terza generazione è alla dirigenza, con tre brand presenti sul mercato (D’Amico, Logrò e Montello) e una produzione dislocata in due moderni stabilimenti, a Pontecagnano Faiano e a Rovereto. Un’azienda all’avanguardia con una forte sensibilità per il sociale, dimostrata soprattutto nell’ultimo difficile anno segnato dalla pandemia.

E con ancora il profumo di Pasqua nell’aria e il grano cotto che D’Amico ha portato nelle case degli italiani per la preaparazione delle pastiere, abbiamo intervistato Maria D’Amico, marketing manager di D&D Italia.  

Il vostro core business si è ampliato negli ultimi anni, qual è la definizione più corretta per definirlo ad oggi?

Siamo presenti sul mercato con un assortimento completo composto da più di 600 referenze tra cui sottoli, olive, funghi, vegetali al naturale, legumi, cereali, salse, creme e pesti. I nostri prodotti si contraddistinguono per ingredienti e ricettazioni semplici ma di qualità adatti alla realizzazione di diverse ricette. Manteniamo alta la nostra attenzione su prodotti che permettono di valorizzare la tradizione, con lavorazioni che pongono l’accento sulla qualità, la varietà e il recupero di ricette e lavorazioni tipiche della cucina italiana. Il tutto con uno sguardo sempre rivolto verso l’innovazione che ci permette di soddisfare continuamente nuovi gusti e stili e momenti di consumo.

Quali sono gli obiettivi che l’azienda si prefigge per i prossimi anni?

Stiamo progettando diverse azioni strategiche utili al raggiungimento dei nostri obiettivi. Oltre a soddisfare le diverse esigenze, ci stiamo focalizzando su alcuni aspetti quali l’innovazione, l’e-commerce, l’implementazione del canale digitale, la flessibilità e la capacità di adattamento in risposta ai frequenti e costanti cambiamenti della società.

Dall’inizio della pandemia a oggi la vostra azienda si è spesa molto a livello sociale. Quali sono state le azioni promosse?

Il Gruppo D’Amico è da sempre attivo nel sociale. Lo scorso anno nel momento più difficile della pandemia abbiamo donato 100mila euro a sostegno dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascaleper la ricerca scientifica contro il Covid 19 – e della Protezione Civile. Quest’anno abbiamo anche rinnovato la partnership con I Bambini delle Fate, un’impresa sociale che dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti di inclusione sociale rivolti a ragazzi e famiglie con autismo e altre disabilità. È una collaborazione di grande valore per la nostra azienda costantemente impegnata in attività a sostegno della società e dei giovani. Inoltre, il nostro sostegno e vicinanza è legato anche alle famiglie in difficoltà aiutate con la consegna dei nostri prodotti e in occasione della Pasqua sono stati consegnati in collaborazione con il Banco Alimentare al comune di Agerola.

Anche l’attenzione ai dipendenti e alla loro sicurezza è sempre stata alta. Quanto è difficile rispettare i protocolli assicurandosi che il lavoro non subisca stop?

L’attenzione ai collaboratori e alla loro sicurezza è sempre stata alta a prescindere dalla pandemia. Fin dall’inizio della pandemia sono state implementate delle misure di sicurezza. Riconosciamo l’impegno lavorativo e la dedizione che hanno dimostrato i nostri collaboratori durante un periodo storico così difficile, è anche grazie a loro contributo non solo professionale ma anche umano che la nostra azienda ha saputo e continua a garantire la produzione di prodotti. Per questo abbiamo deciso di riconoscere un bonus extra per la loro dedizione costante.

C’è ancora aria di festa per la Pasqua nell’aria, anche quest’anno le famiglie sono state costrette a fare sacrifici rimanendo in casa. La vostra azienda, con la produzione del grano, ha portato sulle loro tavole il profumo del prodotto principale per la preparazione delle pastiere, simbolo delle festività pasquali e dell’unione familiare. Come avviene il processo produttivo? In quale periodo dell’anno è prodotto? Per quanto tempo? Esportate all’estero anche?

Il grano cotto D’Amico è presente nel nostro assortimento fin dall’inizio della nostra attività e ci lega molto al territorio. È un prodotto che forniamo tutto l’anno anche se la domanda è maggiore nei mesi di marzo e aprile, in occasione delle festività pasquali. Viene apprezzato anche dagli italiani che vivono all’estero che riconoscono nel nostro Gruppo la qualità del Made in Italy e la garanzia dei nostri prodotti. Esportiamo in circa 70 mercati, come Europa, Canada, Russia, Australia, Cina, ma intendiamo espanderci ulteriormente presidiando più mercati per portare l’italianità nel mondo.

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