Una terra ricca di storie di santità: la Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno è uno scrigno di biografie che profumano di Cielo. Lo scorso 8 aprile, nella parrocchia SS. Corpo di Cristo di Pagani, è stata celebrata una Santa Messa in suffragio della Serva di Dio Maddalena Fezza e per tutte le vittime della pandemia.
210 anni dalla nascita della Serva di Dio
Il prossimo ottobre ricorreranno i 210 anni dalla nascita di Maddalena, le cui spoglie sono state traslate nel 2018 dalla cappella della Madonna del Carmine detta delle galline nel cimitero di Pagani alla Basilica di sant’Alfonso, dove il popolo di Dio può recarsi per pregare chiedendo l’intercessione della Serva di Dio.
La biografia
Di umili origini, fu secondogenita dei coniugi Gennaro e Gelsomina Marrazzo, semplici contadini. Maddalena lavorava nei campi, dove preferiva destinare il suo pranzo agli operai. Era solita riposare per terra, su una pietra. La sua vita fu segnata dalla malattia e rimase immobile per quasi cinquant’anni. Un letto di dolore che per lei diventò “letto di rose”. Maddalena si sentì chiamata alla vita religiosa e così prese l’abito dell’Addolorata.
Dalla sua stanzetta passeranno in visita sacerdoti, vescovi, laici. Anche don Tommaso Fusco, in un momento difficile della sua vita, quando fu calunniato, andò da lei per trovare consolazione. «Ecco vedete come il suo letto, direi la sua condizione, diventa la condizione di una donna che non può fare più niente rimanendo allettata, ma che trasforma la sua vita in un’offerta, un olocausto, un sacrificio: e il letto si fa croce.
E quella stanzetta, umida e fredda, diventò un cenacolo» disse mons. Giudice nel giugno 2018, in occasione della traslazione delle spoglie mortali della Serva di Dio.
Continuiamo a pregare per Maddalena Fezza, affinché la sua storia di santità sia sempre più conosciuta.