Il singhiozzo è un’improvvisa, ripetuta e involontaria contrazione del muscolo diaframma per stimolazione di alcuni nervi (nervo frenico o nervo vago) o del sistema nervoso centrale, seguito dalla veloce contrazione della glottide e delle corde vocali, che genera il caratteristico suono (hic). Può avere una durata molto variabile, anche di ore. È un fenomeno fisiologico nei lattanti ma frequente anche nei bambini più grandi. Si verifica già nella pancia della mamma (dal terzo mese di vita fetale), diventando più evidente nell’ultimo trimestre di gravidanza.
Cause del singhiozzo
Permettendo l’emissione di aria in eccesso dallo stomaco, garantisce ai lattanti, che ingoiano molta aria con la suzione, di ingerire una maggior quantità di latte durante la poppata. La comparsa del singhiozzo può essere favorita da rapida o eccessiva ingestione di cibo o liquidi, troppo caldi o troppo freddi, bevande gassate o pianti inconsolabili.
Negli adolescenti la sua comparsa può essere favorita dall’ingestione di alcool o cibi piccanti ad azione irritante sulla mucosa dello stomaco. Se il singhiozzo dura oltre le 24-48 ore o tende a ripetersi più volte è necessario escludere alcune patologie (reflusso gastroesofageo, pericarditi, gastriti, lesioni neurologiche cerebrali o del nervo frenico).
Rimedi
Nei neonati che hanno spesso il singhiozzo bisogna evitare che ingurgitino toppa aria, evitando poppate che durino troppo a lungo o buchi troppo grandi del biberon. Nei bambini più grandi, è importante insegnare a non mangiare di fretta ed evitare di ingoiare pezzi grossi di cibo. Per calmare il singhiozzo far deglutire qualche cucchiaino d’acqua o, nel caso di singhiozzo del neonato, attaccare il bimbo al seno. Attraverso la deglutizione si favorisce il rilassamento del muscolo diaframma e non ci sono effetti collaterali.
