Buone notizie sul fronte dei contagi da Covid-19 per tutta l’area Nord della provincia di Salerno. Prosegue in maniera piuttosto uniforme il calo dell’incidenza dei contagi su tutto il territorio. Il dato più confortante è che nonostante siano passate oltre due settimane dalle prime consistenti riaperture, non si è registrata la temuta inversione di tendenza nella curva del contagio. Una condizione che avrebbe minato il cammino verso l’estate.
Chi sta meglio
Nel dettaglio la cittadina che ad oggi ha il più basso indice di incidenza (la somma dei contagi negli ultimi 7 giorni rapportata alla popolazione residente, ndr) è Nocera Superiore. La scorsa settimana c’era ancora un valore di incidenza preoccupante, ma un numero sempre minore di tamponi negativi lo ha fatto scendere sotto 100, su livelli di assoluta tranquillità.
Continuano a viaggiare su livelli piuttosto bassi di incidenza anche le città di Scafati e Cava de’ Tirreni: in questo caso si tratta di un trend al ribasso che prosegue già da alcune settimane. Va detto che, nonostante un livello di contagio inferiore a 100 sia assolutamente gestibile dalle autorità sanitarie, occorrerebbe scendere ancora, precisamente sotto un valore di 50 positivi su 100mila abitanti per consentire di recuperare il tracciamento dei contatti saltato dallo scorso ottobre.
Si attesta su livelli di contagio non elevati anche la città di Salerno, che dopo un rialzo la scorsa settimana ha ripreso un trend di progressiva discesa. Il dato di Salerno città riflette in maniera importante anche quel che si osserva, a livello aggregato, per la provincia.
Chi sta peggio
Ad un livello di incidenza più elevato, ma sempre in calo, si attestano le città di Nocera Inferiore e Pagani: la tendenza per queste due comunità fa ben sperare che si possa scendere ulteriormente nel numero di tamponi positivi registrati settimanalmente.
Angri e Sarno registrano un trend un po’ in controtendenza rispetto alle altre città. Dopo essere state a lungo su bassi livelli di incidenza, hanno visto riaccendersi la curva del contagio. Anche in questi due casi, tuttavia, si dovrebbe trattare di una fiammata, tant’è che le curve stanno riprendendo un percorso in discesa.
È importante, mano a mano che la campagna vaccinale prosegue a ritmi sempre maggiori e che la bella stagione si fa largo, continuare ad osservare comportamenti individuali rigorosi, specie negli spazi chiusi.
Luca Nota