Il Vescovo Giuseppe si racconta per i dieci anni della sua consacrazione episcopale. Mons. Giuseppe Giudice ha rilasciato una lunga intervista alla redazione di Insieme, che è stata riportata anche sullo speciale inserto allegato al giornale in distribuzione nelle edicole e nelle parrocchie.
Una chiacchierata ricordando il 13 maggio 2011, i passi compiuti in questi anni al servizio della Diocesi, la Visita pastorale, il tempo pandemico, il rapporto con i sacerdoti e i vescovi, i riferimenti al magistero del Papa.
Mons. Giudice parla anche del bello che caratterizza il territorio diocesano dal punto di vista civile, sociale e produttivo. Ritorna ad alzare la voce, come ha fatto al Discorso alla Città e al pontificale per la festa di san Prisco, sui rischi di infiltrazioni malavitose. Sottolineando la bellezza della valle del Sarno ha ammonito: «Non deve essere sfregiato da nessuno, ma purtroppo ci accorgiamo che continuano. Anzi, più ci sono momenti difficili e più le associazioni non attente all’uomo, le organizzazioni criminali, si preparano e si organizzano per sfregiare il volto dell’uomo e del territorio».
Il Vescovo Giuseppe si racconta e parla delle amarezze e dei momenti belli vissuti al servizio della Chiesa, chiedendo «perdono a qualcheduno che magari non ha visto nei miei gesti attenzione o qualcheduno che dice “speriamo che cambiamo”. Limportante è cambiare dentro di noi. Ognuno sappia che è amato e voluto bene».