I Vescovi della Campania si riuniranno nella città di Pagani per pregare e programmare le attività delle Chiese campane ispirati dall’esempio di sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Il convento dei Padri Redentoristi domani ospiterà la riunione della Conferenza Episcopale Campana. Dopo l’accoglienza e la preghiera nella Basilica, alle ore 10.00, i Pastori delle diocesi della regione Campania si riuniranno per i lavori previsti dalla Conferenza.
I presuli campani, presieduti dal vescovo di Acerra mons. Antonio Di Donna, saranno accolti dal vescovo della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice, e dai figli spirituali di sant’Alfonso. A favorire l’incontro dei vescovi nella città di Pagani è stato il 150° anniversario della proclamazione del Santo a Dottore della Chiesa. Per l’occasione, lo scorso 23 marzo, papa Francesco ha inviato un messaggio per rilanciare la figura di sant’Alfonso. Una lettera per sottolineare quanto il suo messaggio «indica ancora con vigore la strada maestra per avvicinare le coscienze al volto accogliente del Padre».
L’anniversario
Nella lettera il Santo Padre evidenzia «l’ascolto della realtà» praticato dal Santo Dottore che, «formatosi in una mentalità morale rigorista, si converte alla benignità».
«L’esperienza missionaria nelle periferie esistenziali del suo tempo – continua –, la ricerca dei lontani e l’ascolto delle confessioni, la fondazione e la guida della nascente Congregazione del Santissimo Redentore, e ancora le responsabilità come Vescovo di una Chiesa particolare, lo portano a diventare «padre e maestro di misericordia, certo che il paradiso di Dio è il cuore dell’uomo».
Il 4 giugno cade anche l’anniversario dell’ingresso in diocesi di mons. Giuseppe Giudice. Il vescovo potrà festeggiare con i suoi confratelli i dieci anni alla guida della Chiesa nocerino sarnese.
Il precedente
C’è un illustre precedente. Da 1° al 4 maggio 1916 l’episcopato dell’allora territorio salernitano-lucano si riunì a Pagani, nella casa dei Redentoristi. Quattro giorni che produssero molto frutto. Infatti, fu pubblicata la Lettera pastorale nella quale si preannunciava la costituzione in ogni diocesi di una Commissione per l’insegnamento religioso e di una Congregazione per la dottrina cristiana.
A ricordarlo è Giuseppe Palmisciano nel libro “Cattolici e liberali a Sarno nella società di massa”, edito da Francesco D’Amato editore. Si legge che i vescovi promossero «l’insegnamento metodico del catechismo, favorendo la diffusione di cappelle serotine, scuole serali, dedicando particolare attenzione alla lettura del Vangelo, ma anche a giornali cattolici e foglietti domenicali, contribuendo a far sviluppare l’Opera della Buona Stampa istituita dalla Santa Sede».
Sa. D’An.