La lettura ci rende liberi nel pensiero e rafforza il pensiero stesso. La scuola italiana, a dire il vero, non fa mancare il suo ruolo di guida e lo fa attraverso tante iniziative.
«Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo», affermava Gianni Rodari.
Lettura, strumento cognitivo
La conoscenza acquisita attraverso i processi di scrittura/lettura è diversa da quella acquisita attraverso l’interazione verbale perché si tratta di modi diversi di comunicare, di organizzare i dati informativi, quindi anche modi di vita sociale.
«La lettura, al contrario della conversazione, consiste per ciascuno di noi nel ricevere comunicazione dal pensiero di un altro, ma restando pur sempre solo, continuando a godere della potenza intellettuale che si possiede nella solitudine e che la conversazione dissipa immediatamente» affermava Marcel Proust.
La lettura è irrinunciabile
La lettura ci rende liberi nel pensiero e rafforza il pensiero stesso. La scuola italiana, a dire il vero, non fa mancare il suo ruolo di guida e lo fa attraverso tante iniziative: dall’Incontro con l’autore alla Lettura ad alta voce, alla Staffetta narrativa, solo per citarne alcune.
Sono sollecitazioni rivolte ad ogni fascia d’età perché è necessario il coinvolgimento emotivo e motivazionale degli studenti alla lettura.
È già il secondo anno che eventi come il Salone del libro di Torino, il Mantovaletteratura o il Salerno Letteratura Festival, e tanti altri su tutto il territorio nazionale, non richiameranno tra gli scaffali migliaia di appassionati bibliofili. E questo ci manca perché la lettura è anche incontro, confronto e piacere di stare insieme.