Un figlio che guarda i figli e riflette. Osserva i padri e li comprende. Ammira la grandezza naturale delle generazioni che avanzano. Racconti conosciuti da tutti, narrati da una prospettiva diversa, da occhi poetici, malinconici, particolari.
Un figlio, col collo teso sotto il coltello del padre amato, che non ha fatto alcuna domanda, è salito sul monte, ha preparato l’altare, non ha smesso un secondo di venerare suo padre.
Un altro figlio, diventato famosissimo con la sua arte, scappato dalla terra natia, allontanatosi con vergogna dal lavoro duro del padre, che lascia ai posteri un capolavoro di quell’amore tormentato.
Una figlia che non conosce veramente quell’uomo con cui vive, a cui viene nascosta una verità profonda, che arriva ad odiare colui che chiama papà, non perdona, non comprende, eppure non abbandona mai. E poi ci sono il Padre e il Figlio, su una croce.
Erri De Luca ritorna con racconti profondi, pieni di riflessioni e di spunti per tutti i lettori, affascinati come sempre dalla sua prosa, dai suoi pensieri che lasciano spazio ad emozioni e si calano nella vita di ognuno, con una delicatezza e un’armonia unica. Ha affrontato nelle sue pagine temi importanti, conosciuti e storie bibliche, visti da una prospettiva diversa, intima, umana, fragile. È questa la grande bellezza e la grandezza dei suoi libri.
La curiosità
A Napoli c’è una libreria casa editrice, Dante e Descartes, che ha pubblicato vari libri in formato mignon, una rarità da collezione. Ci sono anche alcuni racconti di Erri De Luca. L’editore, intimo amico dello scrittore, è stato anche inserito in uno dei suoi libri di maggior successo, Il giorno prima della felicità, dove veste i panni del libraio. Entrare in questa libreria significa respirare l’anima dei libri, soprattutto di quelli perduti e ritrovati. Provare per credere!