Lo scorso 23 maggio, nel santuario della Madonna delle Galline di Pagani, è stata celebrata una Messa per ricordare la vita e l’opera del beato Tommaso Maria Fusco.
Per ben 13 anni infatti questo santuario è stato il campo della sua crescente attività apostolica. Qui di don Tommaso Maria Fusco, scrive il suo primo biografo, mons. Bartolomeo Mangino, “trovò il clima adatto per irradiare il fuoco del suo zelo”.
Anche in quegli anni la Chiesa, come accade oggi, dipendeva da una Confraternita a cui piacevano le proposte del sacerdote che cominciò qui la sua attività apostolica il primo gennaio del 1858. “A lui si rivolgevano, per farsi dirigere nello spirito, fanciulli, giovanetti, professionisti e una copiosa schiera di giovanette, alle quali dedicò particolarmente le sue cure”.
Dalla sua fervente azione di carità al servizio dei più poveri, degli ammalati e dei carcerati emergeva nitida la fama di santità. Devotissimo di Gesù Crocifisso e nell’amore al Crocifisso, alimentava il culto al Preziosissimo Sangue.
Fu proprio don Tommaso ad introdurre a Pagani la devozione al Preziosissimo Sangue; ogni anno celebrava la festa con la recita della coroncina sull’altare privilegiato del Crocifisso, eretto per sua cura con le elemosine raccolte nella nostra Chiesa. Era l’anno 1862.
Suor Leonella Calderaro