Il Sinodo è un cammino di conversione e cambiamento. Lo ha detto mons. Giuseppe Giudice nell’omelia per l’apertura della fase diocesana del processo sinodale. La celebrazione si è tenuta domenica 17 ottobre, alle ore 16.30, nella Concattedrale di San Michele Arcangelo di Sarno. Il Vescovo ha detto nell’omelia: “Vogliamo chiedere allo Spirito che metta dentro di noi lo spirito della leggerezza e della semplicità”.
Il Pastore della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno ha aggiunto: “Cominciamo questo cammino non per aggiungere cose a cose, ma per togliere tutto ciò che pesa, che è zavorra. Dobbiamo uscire da questa celebrazione con la speranza, non appesantiti da un di più da fare, ma alleggeriti dal qualcosa in più che è dentro di noi: il peccato, l’orgoglio, il delirio di onnipotenza che ci fa dire: io so tutto”.
Mons. Giudice ha auspicato che “il Signore ci dia una scossa che faccia comprendere cosa posso fare”. “Questo cammino – ha continuato il presule – prende il nome di conversione, cambiamento”. Riferendosi alla Parola di Dio ha esortato tutti, categoria per categoria, a “bere insieme il calice” per essere Chiesa missionaria che ascolta “non solo le pecore del recinto, ma chi è fuori dal recinto. Questa è sinodalità”.
Prima della benedizione è stato dato il mandato per il cammino sinodale, il Vescovo ha poi indicato i due referenti diocesani per questo cammino: don Fabio Senatore e Giovanna Civale. L’augurio a tutti è stato quello di “essere Chiesa che fa lievitare fraternità e gioia”.