Una giusta e doverosa assistenza

Un’occasione da non perdere. Il punto nell’editoriale del numero di ottobre di Insieme a cura del direttore Salvatore D’Angelo.
editoriale

Pioggia di euro sui comuni italiani, in particolare sugli enti locali con maggiori difficoltà dal punto di vista dell’assistenza sociale.

Il decreto firmato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a settembre.

È relativo alla quota aggiuntiva finalizzata al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata. I fondi sono destinati ad aumentare progressivamente fino a raggiungere il tetto massimo strutturale nel 2030.

Per i comuni del territorio diocesano parliamo di un fiume di denaro pari a 2.654.514 euro.

Il sub ambito 1 è quello maggiormente rimpinguato: 853.318 euro. Per la città di Nocera Inferiore si prevede un surplus di 467.319 euro, 224.026 euro sono stati stanziati per il Comune di Nocera Superiore, 120.865 euro per Roccapiemonte e 41.106 euro per Castel San Giorgio.

Al secondo posto il sub ambito 3: 793.045 euro. Sarno ha avuto uno stanziamento di 334.258 euro, Pagani di 289.144 euro, San Marzano sul Sarno di 97.436 euro, San Valentino Torio di 72.207 euro.

Medaglia di bronzo al sub ambito 2: 785.687 euro. Il grosso va a Scafati con 442mila euro, seguito dal Comune di Angri con 271mila euro, chiudono Sant’Egidio del Monte Albino con 66.187 euro e Corbara con 6.500 euro. Beneficiari di fondi sono anche Striano, 52.404 euro, e Poggiomarino, 169.060 euro.

Il governo non fa certo beneficenza. Se è stato previsto e stanziato un simile tesoretto vuol dire che i servizi sociali fanno acqua da tutte le parti, specialmente in alcune realtà territoriali. I fatti di cronaca degli ultimi mesi, complice anche la pandemia, sono spesso maturati in contesti di disagio. Probabilmente con servizi sociali più presenti, dotati di maggiori risorse economiche e soprattutto umane, qualche tragedia si sarebbe potuta evitare.

Ecco, dunque, che interviene lo Stato. I soldi stanziati, infatti, hanno come obiettivo quello di «potenziare i servizi sociali, coerentemente con il percorso di superamento dei gap esistenti».

Come intervenire? Forse a caso? No.

Il decreto elenca i capitoli a cui destinare le risorse aggiuntive: assunzione di assistenti sociali a tempo indeterminato, assunzione di altre figure professionali specialistiche, incrementare il numero degli utenti serviti, miglioramento generale dei servizi sociali comunali, risorse aggiuntive da trasferire all’ambito di riferimento.

Si nota come quello del personale sia il nodo principale. Allora, care amministrazioni locali, per evitare di non poter essere presenti sui casi di disagio sempre più crescenti, investite, utilizzate queste risorse. Assumete.

Anche perché sono soldi vincolati. Vanno spesi entro la fine dell’anno. E se non sarà fatto, nel 2022 rischiano di essere tagliati. Non si perda un’occasione d’oro per assicurare una giusta e doverosa assistenza.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts