Per l’undicesimo anno consecutivo, volontariato di Protezione civile, Comuni, Regioni e mondo della ricerca scientifica torneranno a incontrare i cittadini per diffondere la conoscenza dei rischi e sensibilizzare le comunità sulle vulnerabilità dei diversi territori, anche attraverso il racconto e la condivisione di conoscenze, esperienze e memorie storiche degli eventi che hanno interessato il nostro Paese.
Quest’anno, grazie all’impegno di circa 3000 volontari, la campagna “Io non rischio” – nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – sarà attiva in oltre 300 spazi formativi e informativi sui social e in circa 200 piazze fisiche.
Tra le novità dell’edizione 2021 anche il debutto della diretta nazionale “Io non rischio”, un progetto organizzato dal Dipartimento della protezione civile, in collaborazione con l’Istituto Statale Cine-Tv Roberto Rossellini di Roma.
Una diretta streaming sul canale YouTube del Dipartimento che, la mattina del 24 ottobre, offrirà ai cittadini spunti di riflessione e approfondimenti utili a diffondere cultura di protezione civile.
In un territorio come il nostro, in cui più del 90% dei comuni ha aree esposte a rischio alluvioni e frane e il 41% della popolazione risiede nelle zone a più elevata pericolosità sismica (zone 1 e 2), risulta infatti sempre più importante puntare sulla cultura della prevenzione e su cittadini consapevoli dei rischi a cui sono esposti.
La campagna è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Centri di Competenza del Dipartimento, Regioni, Province Autonome e Comuni.
Sul sito ufficiale www.iononrischio.it e sui profili social della campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi, reperire informazioni utili e aggiornamenti sugli appuntamenti in programma.