Ospedali dell’Agro in crisi: l’intervento del Vescovo

All’inaugurazione del Centro Caritas di Santa Croce mons. Giudice ha detto: «Il nostro è un territorio che ha bisogno. Un territorio mortificato per la questione degli ospedali, relegati in serie B. Non possono farlo»
Un momento dell’inaugurazione nella cappella di Santa Croce

La Chiesa diocesana interviene sulla questione degli ospedali e dei trasporti nell’Agro nocerino sarnese. Monsignor Giuseppe Giudice lo ha fatto in occasione dell’inaugurazione del Centro Caritas di Santa Croce, a Nocera Inferiore.

Il Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno ha chiesto dignità e attenzione per il territorio. Non solo una dichiarazione, infatti, si è riservato di mettere in atto anche altre iniziative.

Un momento dell’inaugurazione nella cappella di Santa Croce

Prima di benedire i locali che accoglieranno un centro di ascolto, un punto per il ritiro di pasti solidali e uno sportello per le donne, il presule ha richiamato l’attenzione sulle emergenze del territorio.

«Da questo luogo si alza voce per una maggiore attenzione alla legalità, di cui abbiamo sempre bisogno. Il nostro è un territorio che ha bisogno. Un territorio mortificato per la questione degli ospedali, relegati in serie B. Non possono farlo».

Il richiamo all’unità territoriale: «È terminato il periodo dei pifferai, è terminato il periodo di quelli che ci prendono in giro». Parole che ricalcano quelle pronunciate giovedì dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in apertura della Settimana sociale dei cattolici italiani in corso a Taranto. 

Mons. Giudice ha aggiunto: «Dobbiamo con coscienza e attenzione guardare il nostro territorio e i territori devono camminare insieme. Specialmente nell’Agro dove, chi non conosce queste zone, si passa da un comune all’altro senza accorgersene. Per questo abbiamo bisogno di rimettere al primo posto la sanità, i trasporti e l’attenzione alle povertà». Punti sui quali si riserva «di compiere altri interventi».

Il Centro “Oggi devo fermarmi a casa tua”

L’ingresso del Centro Caritas

Con la fine della Visita Pastorale, iniziata nel 2018 e conclusa a novembre 2020, il Vescovo ha voluto lasciare un segno alla comunità diocesana, riconvertendo la struttura in un punto Caritas con centro d’ascolto diocesano e punto ritiro pasti per le famiglie meno abbienti del territorio diocesano. Il progetto, finanziato con fondi dell’8xmille, si coniuga anche con il cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa, per fare del Centro un luogo di incontro con le periferie del nostro tempo.

I servizi

«Il centro d’ascolto diocesano è il luogo privilegiato dove si intessono rapporti con le tante fragilità che si incontrano nelle parrocchie, nelle strade, nei vicoli “bui” delle nostre città», anticipa il direttore della Caritas diocesana don Vincenzo Di Nardi.

Per andare incontro alle esigenze delle fasce povere della popolazione è stato attivato anche un punto ristoro. I nuclei familiari o i singoli segnalati dalle parrocchie, dagli enti territoriali e dalle associazioni ogni giorno potranno ritirare un pasto caldo.

Sarà anche aperto uno sportello di ascolto per le donne. «Si tratta di un luogo di incontro, pensato con le donne e per le donne, dove trovare mutuo aiuto e un angolo di quotidiana serenità. Uno sportello di ascolto per avviare progetti personalizzati di autodeterminazione», spiega la vice direttrice della Caritas diocesana, Sofia Russo.

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