Nel tempo dei medici improvvisati, dei dottori con laurea in filosofia o in diritto (quando va bene), proviamo noi a dare un consiglio per mantenersi in buona salute.
Non si contano ormai le ricerche scientifiche che lo dimostrano in maniera inoppugnabile: pregare, e pregare in modo speciale con la recita del Santo Rosario, è un’ottima medicina.
A confermare la tesi, corroborata peraltro da evidenze scientifiche, è stato papa Francesco. Il 17 novembre 2013, al termine dell’Angelus, fece distribuire una scatolina con una “medicina spirituale” alla quale aveva dato il nome di “Misericordina”.
E, col sorriso, disse ai fedeli presenti in piazza San Pietro: «Qualcuno pensa: Il Papa fa il farmacista adesso? Si tratta di (…) una scatolina di 59 granelli intracordiali. In questa scatoletta è contenuta la medicina e alcuni volontari la distribuiranno a voi mentre lasciate la piazza. Prendetela! C’è una corona del Rosario, con la quale si può pregare anche la “coroncina della Misericordia”, aiuto spirituale per la nostra anima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità. Non dimenticatevi di prenderla, perché fa bene. Fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita!».
Una metafora? Una bella immagine usata dal Papa per rendere più efficace il messaggio? Anche. In realtà molte ricerche dimostrano che pregare fa davvero bene.
Nel 2001 fecero scalpore gli esiti degli studi di un gruppo di ricercatori dell’Università di Pavia che dimostrarono come la recita del Rosario consentisse di abbassare il ritmo del respiro in modo tale da migliorare l’attività del cuore, ottenendo una migliore ossigenazione del sangue e il conseguente abbassamento della pressione arteriosa.
Lo studio fu pubblicato sul “British Medical Journal”. Ma i benefici sono davvero tanti. E, d’altra parte, già Aristotele pensava che la preghiera migliorasse il senso del divino e, di conseguenza, accrescesse anche la responsabilità verso se stessi e il proprio corpo, portando a correggere le nocive cattive abitudini.
La pace riconquistata nell’animo aiutava a raggiungere il benessere psicofisico e, con questo, un’agognata longevità.
Non abbiamo la competenza per avvalorare studi scientifici o pensiero filosofico, ma di una cosa siamo certi: il Rosario – e ottobre è il mese che vi è dedicato per antica tradizione – fa bene.
È un utile strumento per affidarsi alla Madonna chiamandola per nome cinquanta volte – e quanto ne abbiamo bisogno! – ma anche per ripercorrere (meditandole) le tappe più importanti della vita di Gesù.
E, comunque, se non volete pregare il Rosario per fede, fatelo per la salute.