“Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro”

C’è un primato di Dio in tutto. È Lui che si avvicina e cammina con noi, è Lui che prende l’iniziativa, è Lui che comincia e ricomincia sempre. Il messaggio per l’Avvento del Vescovo Giuseppe
Avvento
Cena in Emmaus, Caravaggio

Carissimi,

il calendario liturgico, che scandisce le stagioni della Chiesa nel tempo, inizia con il periodo di Avvento. È un tempo ricco dal punto di vista spirituale, perché ci ridona il gusto dell’attesa, ci educa alla speranza e ci ricorda che noi camminiamo verso il Regno, ad-ventus, anzi il Regno cammina verso di noi.

L’Avvento risveglia dentro di noi la nostalgia dell’Altro, il Veniente, e ci sprona ad avere a cuore l’Eterno. Anche con il colore delle vesti liturgiche la Chiesa ci educa; iniziamo il tempo d’Avvento con il colore violaceo, segno di penitenza e conversione, e nel cammino il colore viola si stempera nel rosaceo fino ad esplodere nel bianco e dorato del Natale e del tempo natalizio, segno della nuova creatura che rinasce.

Nel tempo di Avvento, presi per mano dalle forti parole dei profeti e dalla fede umile della Vergine Santa, siamo invitati a dare una sterzata alla nostra vita, liberandoci da tutto ciò che è ingombro e peso nel cammino. Riformare vuol dire dare una forma nuova alla nostra vita, sempre più aderente al Vangelo.

La nostra Chiesa, e le Chiese che sono in Italia, in comunione con papa Francesco e la Chiesa universale, ci invitano a compiere un Cammino Sinodale, cioè a fare la strada insieme, in uno stile nuovo da inventare e riscoprire per essere sempre più significativi. È bello rileggere la pagina sinodale dei Discepoli di Emmaus (cfr. Lc 24,13-35), pagina pasquale e di avvento, ed è molto significativo soffermarsi sul fatto che Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.

C’è un primato di Dio in tutto, c’è un suo precedere, un iniziare da parte del Signore, un camminare che viene dal suo cuore, una genesi d’amore. È Lui che si avvicina e cammina con noi; è Lui che prende l’iniziativa; è Lui che comincia e ricomincia sempre. In principio c’è Lui e solo Lui!

A noi la grazia di riconoscere i suoi passi nelle ombre della sera; la pazienza di ascoltarLo e farci inquietare; la gioia di pregarLo e chiederGli di rimanere con noi quando si fa buio; la bellezza di riconoscerLo nel pane spezzato e condiviso; e l’entusiasmo di rifarci missionari e annunciatori di una buona notizia. Egli è Colui che verrà, che è venuto e che viene, richiamandoci ancora alle tre dimensioni dell’Avvento.

Solo così con il cuore di Maria, abiteremo con nuovo stupore la terra dell’Avvento e della Speranza, virtù da contagiare ai fratelli tutti che, pur non sapendolo, attendono, voce del verbo sperare.

+ Giuseppe Giudice, Vescovo

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