“L’estro furioso”, l’Unisa celebra Domenico Rea

Nel centenario della nascita l’Università degli Studi di Salerno dedica due giornate di studio internazionali al cantore di Nofi.
Lo scoprimento della targa in ricordo di Domenico Rea

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Domenico Rea, il 9 e il 10 dicembre presso il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, si terrà il Convegno “L’estro furioso. Giornate di studio internazionali a cento anni dalla nascita di Domenico Rea“, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con il Centro Bibliotecario di Ateneo e il Centro Interdipartimentale di Ricerca “Alfonso Gatto” e il Centro di Ricerca “Domenico Rea”.

Il 9 dicembre alle ore 16.00 il convegno si aprirà con la presentazione della mostra L’estro furioso dedicata ai libri di Domenico Rea A piedi scalzi e Nola della buonora, curata dalla Biblioteca di Ateneo.

Prevista la partecipazione di Maria Rosaria Califano Direttrice della Biblioteca di Ateneo, degli editori Egidio Fiorin e Vittorio Avella e del giornalista Andrea Manzi, per proseguire con una discussione sulle connessioni tra Rea e gli scrittori contemporanei con gli interventi di Alessio Forgione e Antonella Ossorio, coordinati da Vincenzo Salerno.

Le sessioni della mattina del 10 dicembre si concentreranno prima sull’attività letteraria di Rea poeta e romanziere con interventi di Massimo Arcangeli (“La letteratura e il popolo: Il domabile furore della lingua di Domenico Rea”), Marcello Napoli (“Alfonso Gatto e Domenico Rea: due vite ‘quasi’ parallele”), Eleonora Rimolo (“Una vampata di rossore. Il primo ‘falso romanzo’ di Domenico Rea”) e Vincenzo Salerno (“A piedi scalzi. La poesia di Domenico Rea”), coordinati da Alberto Granese; successivamente si indagherà il rapporto di Rea con l’editoria con interventi di Raimondo Di Maio (Libreria Dante & Descartes), Annalisa Carbone (“Figurazioni di Pulcinella: Eduardo e Domenico Rea per Casella ed Edizioni Scientifiche Italiane”), Apollonia Striano (“In margine all’editoria napoletana del 1900”), Andrea Tramontana (Bompiani-Giunti Editore) e Francesco G. Forte (Oèdipus Editore), coordinati da Rosa Giulio.

La sessione pomeridiana metterà prima in contatto l’opera di Rea con la storia, l’antropologia, il giornalismo e la fotografia e vedrà gli interventi di Marcello Ravveduto (“Don Mimì e l’Agro”), Vincenzo Esposito (“L’Antropologia implicita di Domenico Rea”), Generoso Picone (“Domenico Rea giornalista”) e Rosario Petrosino (“Le fotografie di Domenico Rea nelle collezioni del MU.Di.F.”), coordinati da Epifanio Ajello; poi si concentrerà sull’interesse di Rea per il Vecchio e il Nuovo Continente, tra Spagna, Brasile e viaggi transoceanici con interventi di Roberta Alviti (“La Spagna in Domenico Rea e Domenico Rea in Spagna”), Maria Rosaria Corvino (“Testimone di una lontana terra: gli scritti brasiliani di Domenico Rea”), Sebastiano Martelli (“Domenico Rea e l’emigrazione transoceanica: viaggi reali e immaginari”), Giorgio Sica, (“Il racconto del Brasile in Bontempelli, Zweig e Rea”), coordinati da Rosa Maria Grillo.

Chiuderà i lavori una tavola rotonda, coordinata da Matteo Palumbo, con la partecipazione di Epifanio Ajello, Rosa Giulio, Alberto Granese, Rosa Maria Grillo, Sebastiano Martelli, Lucia Rea, Pasquale Sabbatino.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts