Il Vescovo cittadino onorario di Corbara. La cerimonia si terrà sabato 11 dicembre, alle ore 17.00, al Palazzo di vetro cittadino, durante un consiglio comunale monotematico.
Un riconoscimento fortemente voluto dal sindaco Pietro Pentangelo. Una onorificenza “per il suo coraggioso esempio e la convinta adesione alla proposta sanitaria, aprendo la strada dei cittadini dell’Agro alla fiducia verso le pubbliche autorità”, si legge in una nota del Comune.
Ma anche per gli impegni nel campo sociale e ambientale, politico e “per la sua intensa collaborazione con le istituzioni”. “Siamo onorari di concedere la cittadinanza al nostro Vescovo – dichiara il sindaco Pietro Pentangelo – A dieci anni dal suo insediamento, il suo ministero è un riferimento fondamentale per il nostro territorio e il suo esempio quotidiano è un faro che illumina il nostro cammino. La cittadinanza onoraria è dunque un tributo di riconoscenza ed al contempo la dimostrazione di una vicinanza verso un concittadino che non ha mai fatto mancare la sua attenzione verso la nostra comunità”.
Il testo della pergamena ufficiale
“Per comune testimonianza della comunità civile di Corbara, in questi primi dieci anni del suo governo episcopale si è distinto anzitutto nelle doti richieste dal suo ministero: prudenza e carità pastorali, sollecitudine per la causa del Vangelo con i risvolti civici culturali e sociali da essa derivate, nonché l’opera di continuo rinnovamento generale della Diocesi con un coinvolgimento di tutte le componenti di essa nella missione ecclesiale e l’impegno di raggiungere tutti gli ambiti e le espressioni della vita quotidiana.
Inoltre Sua Eccellenza Mons. Giudice ha dato lustro alle città dell’Agro, e a questo Comune in particolare, per i benefici effetti scaturiti dall’esercizio dell’autorità legata al suo mandato e delle virtù civili specialmente nell’attuale situazione dell’emergenza pandemica.
In questa Città, scelta fra le sedi della immunizzazione vaccinale, quale ‘testimonial’ d’eccezione, con il suo coraggioso esempio e la sua convinta e serena adesione alla proposta sanitaria ha aperto la strada dei cittadini dell’Agro alla fiducia verso le pubbliche autorità e le istituzioni chiamate a tutelare il bene comune e, in particolare, quello della salute.
Ancora oggi continua a combattere contro ogni forma di degrado – ambientale, sociale, politico, culturale e religioso – e ogni pericolo di deriva in questi ambienti esistenziali collaborando fruttuosamente con le istituzioni per la giustizia, la pace e il bene della collettività con un’azione non solo di denuncia dei problemi e dei mali del territorio, bensì anche di intelligente proposta in ordine alle loro soluzioni.
Tale onorificenza solenne, mentre dà onore alla stessa Città che la conferisce, sia di augurio al prosieguo del cammino del nostro amato Pastore con le nostre popolazioni incontro a un futuro di bene, di speranza e di convivenza solidale”.