I bambini raccontano il Natale

Siamo convinti di dover spiegare il senso del Natale ai bambini, ma parlando con loro abbiamo capito che hanno invece tanto da insegnarci e che dovremmo guardare più spesso con i loro occhi.
I bambini della scuola “Materdomini” insieme a suor Vittoria Belardo

Natale è alle porte. Il Covid-19 ha cambiato le nostre vite, le abitudini e le relazioni sociali. I ricordi mi riportano a un anno fa, all’attesa del vaccino e all’inquietudine di non poter incontrare serenamente i nostri cari.  È stato un Natale ridimensionato nella socialità, ma che ha probabilmente rafforzato gli affetti.

La conferma l’ho trovata nelle parole dei bambini. Siamo convinti di dovergli insegnare il senso del Natale, invece, l’ho ritrovato nei loro racconti. A darmi una mano sono stati gli alunni delle scuole paritarie “Materdomini” di Roccapiemonte e “Immacolata” e “Preziosissimo Sangue” di Pagani. Un unico punto di partenza: aiutiamo gli adulti a ricordare il senso del Natale. Mi sono resa presto conto che attraverso gli occhi dei bambini il Natale è euforica attesa, il calore di un abbraccio, la famiglia riunita e tempo insieme.

Me lo ricordano i bambini della quarta elementare dell’istituto “Materdomini”.

«Non dobbiamo pensare solo a mangiare, ma anche a stare tutti insieme, con gioia e giocare, senza pensare al lavoro. Natale è stare in famiglia, giocare insieme», mi dice la piccola Chiara. «Dobbiamo essere tutti più buoni e aiutare gli altri, anche i poverelli» è il pensiero di Alessandra e Carlo Maria mi ricorda che: «Il senso del Natale è quello di ricordare che dobbiamo usare bene la nostra vita, per fare il bene e non le cose cattive». «Gesù bambino – spiega Benedetta – nasce per darci speranza, altrimenti diventiamo tristi».

I bambini della scuola “Materdomini” – Roccapiemonte

Suor Vittoria Belardo aggiunge: «La preparazione del Natale parte dall’Avvento. L’attesa è l’essenza ed è questo che vogliamo insegnare ai nostri bambini. È in questo periodo che si coltiva lo spirito per vivere Natale, i sentimenti ad esso legati e gli insegnamenti che attraverso la storia di Gesù Bambino i più piccoli possono apprendere. Inoltre con l’insegnante di musica i bambini stanno preparando dei canti, perché anche se quest’anno non possiamo fare il nostro consueto concerto al santuario di Materdomini, la musica sarà comunque il modo per i bambini di innalzare l’armonia dei cuori».

Alcuni dei lavoretti realizzati nell’Istituto “Immacolata” di Pagani

Un puzzle variopinto di pensieri ed emozioni, quindi, che va ad incastrarsi perfettamente con lo spirito natalizio che si respira presso la scuola “Immacolata”.

Ce lo racconta suor Tecla Giannubilo: «Stiamo preparando le attività natalizie dedicandoci al tempo d’attesa e con un momento particolare dedicato alla novena dell’Immacolata. È fondamentale avere sempre negli occhi e nel cuore il vero significato cristiano del Natale. I bambini e le insegnanti si stanno dedicando alla preparazione dei lavoretti a tema natalizio e all’allestimento delle recite, in ottemperanza a tutte le norme anti Covid-19».

Nel pieno dei preparativi anche gli insegnanti e i bambini della scuola “Preziosissimo Sangue”.

Uno dei lavoretti realizzati dai bimbi della scuola paritaria “Preziosissimo Sangue” di Pagani

Grazie a suor Anna Paganelli hanno arricchito con i loro elaborati la mia ricerca. «Il Natale rappresenta la famiglia – afferma Riccardo della quinta elementare –. Non è solo un giorno di festa, ma un’emozione che viene dal cuore e mi auguro che tutti i bambini possano sentire questo sentimento». «Gesù bambino ci ricorda che il Natale è pace e gioia e che dobbiamo vivere insieme come in un unico abbraccio e in un unico respiro», dice Raffaele. «Ciò che conta – scrive Anna – è stare insieme con chi amiamo, perché il Natale è vivere con la gente».

Ritorniamo alla domanda che mi ha portato fin qui.

I bambini, ai quali insegniamo a preferire la magia alla fatica del crescere, la velocità al tempo scandito più lentamente, possono capire (e insegnarci) il vero senso del Natale?

Sì. Nonostante tutto e al di là di tutto, il Natale è per loro la qualità di un tempo privilegiato per stare insieme, il calore della famiglia. E può diventare, con l’aiuto dei grandi, un tempo in cui ritrovare la bellezza di un momento condiviso e di un bimbo che da una grotta di Betlemme è capace di illuminare il mondo e i cuori, ma del quale dobbiamo ricordarci tutti i giorni.

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