Si è rinnovato l’incontro del Vescovo con la stampa per gli auguri di Natale. Un appuntamento annullato lo scorso anno a causa della pandemia: “Ḕ bello rivedervi qui – esordisce mons. Giuseppe Giudice con i giornalisti intervenuti –. Viviamo questo tempo che è ancora intrapandemico. Ci dobbiamo ancora convivere, ma ci impegniamo a farne una lettura positiva, perché se non ci incattivisce, può farci cogliere l’essenziale della vita, come quello che ritroviamo a Betlemme, nel cuore di un papà e di una mamma”.
“Un papà, San Giuseppe, al quale il Santo Padre ha dedicato l’anno che sta per concludersi per far riscoprire la straordinaria figura del padre putativo di Gesù, un “uomo nell’ombra” ma costantemente vicino alla condizione umana di ciascuno di noi”
“Il centro dei nostri presepi – ricorda il Vescovo – non siamo noi, con il nostro correre a fare regali, ma il centro è il Signore che si è fatto bambino. Un bambino ci guiderà – rimarca più volte nel suo intervento – come è il bambino a guidare i genitori e non il contrario. E da quel bambino dobbiamo imparare e farci guidare”.
“Come di guida hanno bisogno i giornalisti e i comunicatori, ancora di più in questo tempo. Ḕ necessario abbassare i toni di un terrorismo mediatico che ci allontana da Betlemme. Oggi la comunicazione è selvaggia, non è attenta al mondo e all’uomo. A voi il compito di scrivere parole di verità e di speranza per un popolo di disperati”.
“Anche le Istituzioni devono ritrovare il senso del vero e della speranza – continua – come ha sottolineato e dimostrato più volte in questi anni il nostro Presidente, Sergio Mattarella, uomo di altissimo profilo. Di persone come lui abbiamo bisogno nelle istituzioni, di persone degne, non di venditori di fumo o di strilloni. E come il Presidente ci ha ricordato serve uno spirito costruttivo in ogni ambito della nostra vita”.
Non poteva mancare, inoltre, nel messaggio del Vescovo un passaggio sul rispetto dell’ambiente e la tutela del creato, come già ha fatto nel suo messaggio natalizio alla diocesi La scarpetta ritrovata.
“Il più grande inquinamento non lo troviamo nei nostri mari e nei nostri fiumi – dice – ma nel cuore dell’uomo e da lì nasce tutto il male che portiamo in questo mondo. Il Signore affidò ad Adamo, come custode, il Giardino e Adamo se ne è fatto padrone e non sempre ne è all’altezza. Il Magistero della Chiesa da sempre va in tal senso, anche se spesso non viene riconosciuto”
“Vi auguro – conclude – un Natale in cui diventare bambini e di farci guidare da un bambino venuto per noi in panni umili e non da re”.
Presenti all’incontro anche Salvatore Campitiello, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e Pasquale Cuofano, presidente del Collegio dei Probiviri dell’Assostampa Valle del Sarno.
“Faccio mio il riferimento e l’elogio al capo dello Stato, Sergio Mattarella che ha fatto il Vescovo – commenta Salvatore Campitiello –. Ci deve far riflettere, come professionisti, il suo appello alla stampa di fare informazione con coscienza e a rifuggire al veleno delle fake news. In questo anno, inoltre, abbiamo visto tanti colleghi minacciati e sta a noi costruire intorno a loro una catena virtuosa di solidarietà”.
“Tra noi – rimarca Pasquale Cuofano – dobbiamo essere sinceri e dobbiamo richiamare al dovere quei colleghi che preferiscono il caldo di una sedia piuttosto che andare in strada a verificare i fatti. Con onestà, dobbiamo pretendere da chiunque il rispetto della nostra professionalità”.