Non possiamo fermarci al rito quando parliamo di Eucaristia. Se non si ama veramente con tutto il cuore, come si può arrivare a condividere il cibo con il fratello? Se una qualche presunta superiorità (età, cultura, carisma…) è ancora vissuta come motivo di dominio e separazione, come poter entrare in comunione con Colui che si è spezzato per farci vivere?
Se si preferiscono le cose alle persone, come entrare nella logica di Gesù che testimonia che la felicità consiste esclusivamente nel servizio reciproco, fatto con amore e per amore? L’Eucaristia è inseparabile dall’amore vicendevole verso tutti e dalla condivisione reale dei beni.
Queste le riflessioni che ci hanno aiutato a vivere le Sante Quarantore, un appuntamento annuale fisso per la nostra comunità di Sant’Antonio di Padova ad Orta Loreto. Ogni sera, per tre giorni consecutivi, la giornata di adorazione si è conclusa con la recita dei Vespri e le riflessioni sull’Eucaristia tenute da don Silvio Longobardi.
Un tempo di grazia, vissuto alla vigilia dell’Avvento, per entrare sempre più nel grande mistero della Fede.
Angela Vitale