Vi è mai capitato di sentirvi costretti, per diversi motivi, a dire sì a un’idea o a un’opinione pur non essendo d’accordo? Avete mai desiderato dire ardentemente di “no” senza sentire la paura che l’altro possa in qualche modo risentirsi?
Spesso mi capita di ascoltare il dispiacere di tanti che non riescono a dire ciò che realmente pensano. Questa difficoltà molto comune mi ha spinto ad iniziare un nuovo viaggio da condividere con voi.
In questo appuntamento e nei prossimi parleremo di assertività e di come svilupparla.
Che cos’è l’assertività?
Stiamo parlando di uno stile comunicativo che può essere appreso da ogni persona e si riferisce al riuscire a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, difendere i propri diritti, manifestando bisogni e desideri, in modo chiaro, diretto e adeguato al contesto di riferimento.
Tutto ciò nel rispetto dei diritti degli altri, ma non dei loro desideri. Il cardine di questo concetto è la libertà, che assume valore duplice, poiché riguarda sia la persona, legittimata ad esprimersi sganciata da sovrastrutture, che l’interlocutore a cui viene concessa la stessa libertà. Ad esempio: “mi sento libera di porti una domanda, ma tu, allo stesso tempo, sei libero di rispondermi o meno”.
Questo stile comunicativo ci ricorda di avere dei diritti, non solo dei doveri verso gli altri ed è potentemente liberatorio riuscire a diventarne consapevoli. Immaginate di riuscire ad acquisire questa competenza e a metterla in pratica a lavoro, soprattutto se si vivono rapporti conflittuali con i colleghi.
Questa abilità non è innata ma la possiamo apprendere.
Nella nostra società gli stili comunicativi oscillano da uno stile passivo ad uno stile aggressivo, che diventano estremi di uno stesso continuum. Tali stili sono di per sé disfunzionali se manifestati in modo cronico ed estremizzato, mentre lo stile assertivo corrisponderebbe ad un punto di equilibrio tra di essi. Riuscire a difendere i propri bisogni permette di contenere forti picchi di ansia e fa in modo che l’altro sappia quale sia il vostro reale punto di vista. Tutto questo fortifica i rapporti permettendo di potenziare le proprie abilità. Temi che approfondiremo nei prossimi mesi.
“Un NO pronunciato con convinzione è migliore di un sì pronunciato per compiacere o, ancora peggio, per evitare problemi” . Mahatma Gandhi