San Valentino Torio. Se l’adesione non si trasforma in un’abitudine, ma diventa, col passare del tempo, un’occasione per rinnovare il desiderio di stare alla sequela del Signore, allora significa che l’Azione Cattolica ha pienamente raggiunto gli obiettivi per cui è nata: unire i fedeli della Chiesa Cattolica sotto il segno della preghiera, dell’esercizio della carità e, soprattutto, della testimonianza di una vera vita cristiana.
Il contesto liturgico in cui questo appuntamento annuale si articola è la solennità dell’Immacolata Concezione e, per estensione, tutto il periodo d’Avvento, tempo di attesa e di speranza, vissuto con lo sguardo fisso su di Lui – su invito della proposta formativa nazionale – ma, in particolare, proteso verso la sua venuta al mondo, per riuscire a calarci a fondo nell’annuncio di gioia che porta con Sé e ad accoglierLo ogni anno con maggiore consapevolezza.
Nell’anno che papa Francesco ha voluto rinominare Anno Famiglia Amoris Laetitia (che si protrarrà fino a giugno 2022) è proprio alla piccola “chiesa domestica” che la comunità parrocchiale ha dedicato maggiore attenzione, nella rappresentazione simbolica di una casa a cui, di domenica in domenica, si sono aggiunti degli oggetti, segno del messaggio evangelico.
Casa è famiglia, è unione, è sentirsi amati, accettati e accolti, è calore e condivisione ed è il luogo in cui nascono e maturano gli affetti e le relazioni più importanti e che, di conseguenza, regolano anche la gestione dei rapporti a livello sociale e comunitario.
Per tutti i tesserati, dagli acierrini ai vari settori di giovani e adulti, anche l’AC è casa, perché è il contesto in cui ci si sente a proprio agio e in cui si cresce, umanamente e spiritualmente.
L’atto del tesseramento e, in generale, l’adesione al cammino dell’Azione Cattolica Italiana non sono marginali, ma costituiscono l’aspetto centrale della vita da cristiani, cioè una concretizzazione dell’agire all’insegna dei valori del Vangelo.
Il giusto atteggiamento, senza dubbio, parte dall’esempio di Maria: come don Gaetano ha sottolineato durante la celebrazione eucaristica, «la Madonna non era una ragazzina ingenua, ma sapeva bene ciò che l’angelo le stava chiedendo e, con la convinzione e con la consapevolezza di chi crede fermamente in Dio e nei suoi progetti, si affida pienamente a Lui senza esitazione».
Questa, dunque, è l’immagine con cui i membri casatoresi hanno rinnovato il Sì all’AC, un SÌ che potrebbe essere l’acronimo di Servizio, nella comunità e per la comunità, e Impegno, personale e collettivo, due punti cardine della vita degli associati.
Tutto questo – e molto altro – è racchiuso nella tessera, segno distintivo, simbolo di appartenenza che, di anno in anno, ci mette in contatto con la nostra realtà e ci permette di confrontarci con la nostra stessa fede.
Sabrina Perrino