Don Enrico Smaldone, un uomo e il suo sogno

Promosso ad Angri un concorso scolastico dedicato al Servo di Dio don Enrico Smaldone
Don Enrico Smaldone

Il 29 gennaio 1967 Angri piangeva la scomparsa di don Enrico Smaldone, il fondatore della Città dei Ragazzi per il quale la Chiesa di Nocera Inferiore – Sarno ha avviato la causa di beatificazione. Il 13 luglio 2021 si è svolto il rito di insediamento e la prima sessione pubblica del Tribunale per le Cause dei Santi. 

Ordinato sacerdote all’età di 26 anni, nel 1949 riceve una seconda chiamata: costruire ad Angri una struttura deputata ad accogliere i ragazzi e gli orfani vittime della povertà e del degrado della II guerra mondiale per insegnare loro un mestiere e “farne dei cittadini onesti”. «Che sarà il loro domani se non si trova qualcuno che li accolga con amore e li rieduchi additando loro la via dell’onestà e del bene?» scrive nel suo diario. Ottenuto in dono il terreno su cui costruire la Città, si fece carico degli ingenti costi per la realizzazione dell’opera confidando unicamente nella Provvidenza di Dio.

Angri ricorda l’apostolo dei ragazzi di strada con un concorso scolastico, promosso dal comitato “Don Enrico Smaldone”, che coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado. 

Motivazione. L’obiettivo, si legge nel bando, è quello di valorizzare la memoria e l’opera del sacerdote per trasmetterla alle nuove generazioni: «Don Enrico ha donato tutta la sua vita per assistere, sostenere ed educare ragazzi in grandi difficoltà materiali, affettive e sociali i quali, senza la sua “missione”, la sua perseveranza e la sua determinazione, avrebbero avuto ben altra sorte, andando ad infoltire il tessuto malavitoso della società e che, invece, si sono salvati ed hanno vissuto con dignità e responsabilità la loro esistenza».

Gli elaborati. Diversi gli elaborati che si possono presentare. È possibile realizzare una drammatizzazione sulla vita e l’opera del sacerdote della durata massima di 30 minuti; si può comporre un testo per musica rap o una canzone, su musica originale o su una base musicale esistente. Protagonista deve essere sempre la vita del sacerdote. In alternativa, gli allievi della scuola primaria possono produrre un disegno o un cartellone. Don Enrico, infatti, amava la musica e sapeva suonare il pianoforte. È possibile anche scrivere una lettera al sacerdote per parlargli dei propri sogni, dei propri progetti di vita, delle aspettative o di problematiche relative alla realtà di oggi.

La premiazione. Gli elaborati devono essere presentati entro il 23 aprile 2022, consegnati da un docente referente di istituto, e saranno valutati da una commissione istituita ad hoc. La premiazione dei lavori più meritevoli è prevista per l’8 maggio, alle ore 9.00, presso la Cittadella “Don Enrico Smaldone”. 

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