Il 2021 è stato certamente un anno di ripresa per il settore turistico, travolto più di altri dalla pandemia. E, nell’ambito di questo settore, anche il turismo religioso, che nel 2020 aveva dovuto fare i conti con le chiusure forzate e le limitazioni degli spostamenti, ha visto dei segnali di miglioramento.
Da alcuni anni si sta tentando di inserire la Collegiata di San Giovanni Battista in Angri nei circuiti turistici che propongono ad alcuni gruppi organizzati di visitare la città natale di sant’Alfonso Maria Fusco.
La Collegiata, con i suoi tesori artistici, può offrire tanto agli occhi e alla curiosità dei visitatori, i quali ogni volta sono rapiti dallo splendore del busto argenteo di san Giovanni Battista, del tabernacolo, del seicentesco coro ligneo, come anche dalla facciata del ‘500, dal polittico, dal cassettonato settecentesco.
San Giorgio a Cremano, Pompei, Napoli, Sant’Arpino, Giovinazzo, San Ferdinando di Puglia: sono le località di provenienza di alcuni dei gruppi che nell’ultimo anno sono giunti nella città doriana.
L’auspicio del parroco mons. Vincenzo Leopoldo e di quanti hanno a cuore l’accoglienza dei visitatori è che, attuando una fruttuosa sinergia con le autorità cittadine e gli altri soggetti coinvolti, si possa offrire sempre di più a coloro che scelgono di visitare Angri, recuperando anche quei beni che custodiscono la storia della città, rendendoli fruibili a chiunque e attuando una vera cultura dell’ospitalità.
Antonio Pontecorvo