Si è da poco conclusa nella nostra Diocesi la fase di ascolto delle parrocchie all’interno del Cammino sinodale. Con grande entusiasmo in questi mesi le comunità hanno portato avanti una costruttiva opera di consultazioni non solo al loro interno.
Con don Fabio, compagno di viaggio di questo Cammino sinodale diocesano, ci apprestiamo ora ad imboccare altre strade, altri sentieri per aprirci a nuovi orizzonti e per metterci in ascolto di un vasto mondo fatto di persone che talvolta restano ai margini e che dalla Chiesa si aspettano accoglienza, attenzioni e cure.
Una interessante e arricchente mattinata è stata vissuta lunedì 28 Febbraio al Centro Caritas della Diocesi che ha aperto i battenti solo pochi mesi fa e che già opera in modo proficuo assicurando uno stabile servizio di distribuzione pasti a numerose persone e nuclei familiari che vivono situazioni di disagio e che nella Caritas diocesana trovano una porta aperta.
Nell’attesa dell’avvio del servizio di distribuzione dei pasti ci siamo trattenuti per una piacevole chiacchierata con due delle operatrici Caritas, Anna e Sofia, che stabilmente svolgono servizio presso questo Centro.
Il loro racconto è stato per noi un toccasana, una vera scoperta di amore che ci ha dato la misura di quanto la nostra Chiesa sia operosa e sappia amare mettendosi sempre dalla parte di chi è nel bisogno.
Il dialogo è continuato nella sala della distribuzione dei pasti, dove abbiamo avuto il piacere di conoscere altri due operatori-volontari che in alcuni giorni della settimana mettono a disposizione un po’ del loro tempo e con il loro servizio di volontariato assicurano una preziosa collaborazione.
Ḕ stato bello trattenersi, poi, a parlare con le persone che quotidianamente passano per il ritiro di un pasto caldo.
In questi contesti la solidarietà si tocca con mano. Un’emozione è scattata quando un fruitore venuto per ritirare il proprio pacco si è reso subito disponibile a offrire il suo contributo per raggiungere l’abitazione di una persona amica anziana impossibilitata a recarsi personalmente presso il Centro Caritas per portarle un caldo pasto per lei preparato.
Significativi e toccanti gli scambi di racconti ed esperienze con i tanti che si sono succeduti nel ritiro dei pasti. Racconti di storie personali appena accennate che lasciavano intendere il vissuto e le situazioni di difficoltà che li portavano lì, ma al contempo si leggeva nei loro occhi la gioia di incontrare operatori che ben conoscono le loro necessità e che oltre al pasto sanno donare gesti di amore.
Ecco la bellezza di una Chiesa che vuole camminare insieme, ma a partire da coloro che sono più fragili!
Giovanna Civale
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