Centoquattro rifugiati dell’Ucraina sono stati accolti finora nelle strutture della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Con il gruppo di 30 persone, tra donne e bambini, arrivate la notte scorsa a Sarno, si allunga la lista di disponibilità mostrata dalla Chiesa nocerino sarnese e coordinata dalla Caritas diocesana.
Gli ultimi rifugiati sono stati accolti nel Palazzo vescovile di Episcopio a Sarno. A dargli il benvenuto è stato il direttore della Caritas, don Enzo Di Nardi: «Dobbiamo ringraziare il nostro vescovo Giuseppe Giudice – ha detto – che ci ha dato questa disponibilità. Una grande sensibilità così come quella mostrata dalle tante parrocchie del nostro territorio. Stiamo ricevendo grandi risposte dalla comunità ecclesiale, ma anche dalle famiglie. In tante si sono dette pronte ad accogliere i rifugiati, abbiamo già avviato i colloqui per valutare caso per caso».
Ad Episcopio sono operativi i volontari della parrocchia di San Michele Arcangelo e, in particolare, i soci dell’ANSPI.
La grande generosità dell’Agro
Il direttore ha sottolineato «la grande generosità» dell’Agro nocerino sarnese: «Ovunque si accolgono i rifugiati ci sono stanze allestite al meglio e depositi con derrate alimentari, vestiti, giocattoli ed ogni cosa può servire a chi ha dovuto lasciare la propria terra a causa della guerra».
Il prossimo step sarà «organizzare il tempo libero e la scuola per i più piccoli». Ci sono i protocolli ministeriali, ma bisogna mettere a punto l’intera macchina dell’accoglienza «per favorire l’integrazione con la comunità locale». Nella giornata di domani sono in programma gli arrivi di almeno altre 30 persone.
Riportare i bambini a scuola
In questi giorni i primi bambini rifugiati in Italia stanno cominciando a prendere parte alle lezioni scolastiche. Un ragazzo è stato accolto anche al I istituto comprensivo “Sant’Alfonso” di Pagani diretto dal professor Maurizio Paolillo.
La coordinatrice della classe II D, Sofia Guarracino, ha raccontato che da sabato è stato accolto Stephan. «È stato inserito nella classe frequentata dal cugino presso cui ha trovato ospitalità, in quanto convinti che la cosa più importante per lui in questo momento sia trovare un po’ di serenità e normalità. La classe ha partecipato con emozione e attivamente all’accoglienza, mostrando una grande sensibilità che è stata avvertita dallo stesso Stephan».
Una sfida anche per i docenti: «Consapevoli delle difficoltà a cui andremo incontro, ma fiduciosi che riusciremo a vincere anche questa ulteriore sfida educativa che sarà fonte di arricchimento per l’intera comunità scolastica», ha detto la professoressa Guarracino.
La colletta
Ieri, intanto, si è tenuta la colletta per l’Ucraina nelle parrocchie della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Una raccolta straordinaria che ha trovato il riscontro e la partecipazione dei fedeli, che hanno donato con generosità.
Per chi volesse offrire il proprio contributo o dare disponibilità negli aiuti è possibile rivolgersi al centro accoglienza della Caritas della propria città o contattare il proprio parroco.
I parroci, le comunità religiose, le associazioni disposte a supportare la Caritas diocesana in questa prima fase, possono, invece, mettersi in contatto con il direttore diocesano o i referenti dell’équipe di Caritas diocesana.
Si può contribuire anche attraverso l’invio di un bonifico sul conto corrente bancario intestato alla Diocesi di Nocera Inferiore–Sarno con iban IT19A0306909606100000163929 avente come causale “Emergenza Ucraina”.
Le strutture dell’accoglienza
Le parrocchie dove attualmente si accolgono i profughi sono: Gesù Risorto a Pagani, San Michele Arcangelo a Nocera Superiore, Maria Santissima di Costantinopoli a Nocera Superiore, San Giovanni Battista a Roccapiemonte.
Alcuni profughi sono stati sistemati anche presso il palazzo vescovile di Episcopio in Sarno e presso Casa Betania alla frazione San Pasquale di Roccapiemonte.
Nella giornata di domani saranno attivi altri posti letto ad Angri, i rifugiati saranno accolti dalle parrocchie della forania, e a Sarno grazie alla disponibilità delle parrocchie Centro Sarno.
Il grazie della comunità ucraina
Sabato 5 marzo, nel corso della Messa per la pace presieduta dal Vescovo nella Cattedrale di San Prisco, il cappellano della comunità ucraina, padre Igor Stus, aveva espresso parole di grande gratitudine per la macchina della carità diocesana.
«Grazie eccellenza per questa Messa. Nei giorni scorsi il vescovo mons. Giuseppe Giudice mi ha chiamato per dirmi: “Io sono con te, cosa possiamo fare?”. Gli ho detto che dobbiamo pregare. Ma il Vescovo fa anche gesti concreti, come l’accoglienza ai nostri che lasciano la terra Ucraina. Grazie mille. Dopo il Golgota viene la domenica di Pasqua. Anche attraverso la preghiera. Speriamo che questa risurrezione venga presto. Grazie vescovo Giuseppe, grazie a questa terra dell’Agro per la preghiera e il sostegno».