Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, la Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno raccoglie l’invito del Papa ad unirsi in preghiera il prossimo 25 marzo. Il Vescovo presiederà la Celebrazione alle ore 17.00 nella Cattedrale di San Prisco. Mons. Giuseppe Giudice invita i presbiteri ad unirsi in preghiera per la pace, ove possibile alle ore 17.00, presso i santuari e le comunità parrocchiali.
Maria apre e sostiene i cammini di pace
«Si tratta di un vero e proprio atto sinodale: è il popolo di Dio, con il suo fiuto spirituale capace di percepire le vie evangeliche che il Signore dischiude alla Chiesa in ogni tempo e momento della storia, a desiderare che il Pontefice mostri al mondo intero – come già fecero i suoi predecessori nel Novecento – colei che Dio non smette di offrire a tutti quale dono e segno di consolazione e di sicura speranza», il commento del teologo Gian Matteo Roggio.
Non è quindi un caso che «la contemplazione del Cuore Immacolato della Vergine Maria abbia portato e porti il popolo di Dio ad invocarla come “Regina della pace”, cioè come colei che apre e sostiene cammini creativi di pace dove non solo si fermi la mano di Caino, ma si abbia cura anche di lui», ha proseguito il teologo.
La gratitudine della Chiesa ucraina
Per l’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina «è un atto spirituale atteso da molto tempo dal popolo ucraino».
«I cattolici ucraini sin dall’inizio dell’aggressione russa nel 2014 chiedevano questo atto come urgente bisogno per evitare l’aggravamento della guerra e dei pericoli che pervenivano dalla Russia», ha commentato il Pastore.
«In mezzo alla tragedia della guerra sanguinosa in Ucraina – dice mons. Shevchuk –, abbiamo appresso con speranza la notizia comunicataci dalla Sede Apostolica che il 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza nella basilica di san Pietro, il Santo Padre consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria».
«Siamo grati al Santo Padre per aver innanzitutto accolto la richiesta della Madonna manifestata durante l’apparizione del 13 luglio 1917 a Fatima, e dei suoi figli, per proteggere l’Ucraina e fermare “gli errori della Russia che promuove guerre e persecuzioni della Chiesa”. Dunque, oggi vediamo il compimento delle parole della Madonna che ha detto: “I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte”. Affidiamo al Cuore Immacolato di Maria tutte le nostre sofferenze e speranze per la pace nel nostro paese martoriato», ha detto il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina.