È tempo di Olimpiadi per gli studenti delle Scuole Superiori del nostro Agro. Non le Olimpiadi invernali, che da poco si sono concluse nella lontana Cina, bensì quelle relative alle discipline scolastiche che i ragazzi affrontano nel loro percorso di studi.
Competizioni ideate per offrire agli studenti la possibilità di rafforzare le proprie conoscenze e di mettersi alla prova anche al di fuori della propria classe o del proprio istituto, stimolando così una sana e corretta competizione, tipica dello spirito olimpico.
Il 24 e 25 febbraio in otto istituti superiori dell’Agro si sono svolte le gare d’istituto delle Olimpiadi di Italiano, promosse dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, in vista della gara regionale che si terrà venerdì 25 marzo.
La finale nazionale si svolgerà a Roma a fine aprile.
Il 16 e il 24 febbraio si sono tenute invece le selezioni per le Olimpiadi della Matematica, curate dall’Unione Matematica Italiana; a inizio maggio 300 studenti da tutta Italia si ritroveranno a Cesenatico (FC) per la finale nazionale. Otto le Scuole Superiori dell’Agro iscritte al progetto.
Domani, invece, giovedì 24 marzo, avrà luogo la gara regionale per le Olimpiadi delle Scienze Naturali, organizzate dall’Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali. Gli studenti che avranno ottenuto i migliori risultati parteciperanno dal 7 al 9 maggio a Roma alla fase nazionale. Tre le scuole dell’Agro che hanno aderito all’iniziativa.
Da segnalare anche le Olimpiadi delle lingue e civiltà classiche, le Olimpiadi di Informatica, quelle di Filosofia, quelle di Fisica, di Astronomia, tutte in corso di svolgimento e con una buona adesione da parte delle scuole. Moltissime anche le gare nazionali dedicate in particolare agli istituti tecnici e agli istituti professionali.
L’augurio per i giovanissimi studenti del nostro territorio è di poter raggiungere i livelli più alti delle competizioni cui stanno prendendo parte, valorizzando così la qualità del loro studio e l’eccellenza del sistema scolastico locale.
Forza, ragazzi!
Antonio Pontecorvo