Benvenuto Ivan Carlo, il figlio di Ivanna, una donna fuggita dalla guerra in Ucraina ed accolta da oltre un mese nella parrocchia di San Michele Arcangelo in Nocera Superiore. Ad accoglierlo anche la sorellina Masha. E’ nato alla 41esima settimana, con parto cesareo.
Dopo una prima corsa in ospedale, lo scorso 16 marzo, questa mattina il parto all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Una gioia immensa per la comunità ucraina accolta nelle strutture della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Un’emozione grande per don Giuseppe Perano, il parroco di San Michele Arcangelo, che da settimane si dedica all’accoglienza dei rifugiati.
“E’ stata una emozione bellissima. Alle 10.45 è nato, me lo hanno fatto vedere. Sono entrato come “padre putativo”. Ho incontrato la mamma. Stanno bene sia mamma che figlio. Ringrazio lo staff medico per la grande disponibilità e professionalità”, ha detto don Giuseppe Perano.
A fare da interprete con i medici, perché la neo mamma non parla italiano, è stata Katia Forino, giovane di origini ucraine trasferitasi a Pagani da venti anni. A coordinare le operazioni di accoglienza e assistenza è la Caritas diocesana diretta da don Enzo Di Nardi.
Ieri mattina la corsa in ospedale per un controllo, dove i medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Umberto I hanno accolto Ivanna e l’hanno ricoverata. Questa mattina, poi, alle 10.45 hanno fatto nascere Ivan Carlo. Ad effettuare l’intervento i medici Stefania Leo e Giacomo Morrone.
Il bambino è venuto alla luce alle ore 10.51 “per la gioia di tutta l’Ucraina”, si legge sul libro delle dediche sistemato all’esterno del reparto dell’ospedale Umberto I. La mamma ed il bambino stanno bene e sono affidati alle cure dei sanitari del Dea Nocera-Pagani-Scafati diretto da Maurizio D’Ambrosio.
Gli auguri del sindaco di Nocera Superiore
“Il miracolo della vita porta il nome di Ivan Carlo. A darlo alla luce, stamane, è stata Ivanna, una giovane mamma fuggita dall’Ucraina e che ha trovato casa presso la parrocchia di San Michele Arcangelo di Nocera Superiore. Una bella storia, che illumina ed alimenta la speranza di pace in terra ucraina. Al piccolo Ivan, alla madre e a don Giuseppe Perano che l’ha accolta tempo fa va l’abbraccio di tutta la comunità”, è il commento del sindaco Giovanni Maria Cuofano.
