I passi con il Risorto

Mons. Giudice ci conduce nei quattro Vangeli per seguire e meditare sui passi del Risorto. Come Pietro infatti siamo chiamati a rispondere all’imperativo: Tu seguimi (Gv 21,22)

Se vogliamo come Chiesa camminare insieme o, come sto insistendo, vogliamo essere insieme per camminare, dobbiamo necessariamente ricalcare con i nostri piedi le orme del Risorto. Anzi, direi di più, poiché camminando solo con i piedi si rischia di rimanere fermi, è con il cuore, cioè nella carità, che dobbiamo camminare dietro al Signore Risorto.

Allora non ci sembri inutile fare quattro passi nei Vangeli per stare dietro al Risorto e, solo dopo, potremo uscire e andare per essere i suoi testimoni.

Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: “Salute a voi!”. Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno” (Mt 8,9-10).

In Matteo Gesù viene incontro alle donne che si avvicinano, gli abbracciano i piedi e lo adorano. E Gesù, invitandole a superare la paura, le manda ad annunciare ai fratelli il luogo dove lo vedranno. E, ancora, sul monte da Lui indicato, Gesù si avvicina e dona il mandato, promettendo la sua presenza costante, quotidiana e fino alla fine (cfr Mt 28,18-20).

Nel capitolo 16 al versetto 9 del Vangelo di Marco, Risorto al mattino appare prima a Maria di Magdala; poi a due di loro mentre erano in cammino verso la campagna (Mc 16,12) e alla fine agli Undici; li rimprovera per l’incredulità e poi li manda (Mc 16,14-18).

Abbondano in Luca i passi del Risorto, specialmente la sera di Pasqua lungo la via di Emmaus. Si avvicina ai due viandanti scoraggiati, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro (Lc 24,15); sono passi che poi sembrano allontanarsi… egli fece come se dovesse andare più lontano (Lc 24,28); invece sono i passi che entrano in casa per rimanere con i discepoli (Lc 24,29). Sono i passi di chi sta in mezzo e dona la pace (Lc 24,36) e sono i passi di chi conduce fuori oltre Betania (Lc 24,50). 

In Giovanni sono i passi bagnati dalle lacrime di Maria di Magdala che cerca il Signore (cfr Gv 20,11-ss). E sono i passi del Risorto, che la sera di Pasqua entra nel cenacolo (Gv 20,19) e che puntuali ritornano otto giorni dopo per recuperare Tommaso nella fede (Gv 20,26).

Sono i passi sul mare di Tiberiade dove il Risorto raduna i superstiti dopo la notte della Croce (cfr Gv 21,1-ss), chiedendo a Pietro la risposta sull’amore. E sono finalmente i passi del Risorto quelli che Pietro deve seguire, e con lui ogni chiamato alla vita cristiana, rispondendo all’imperativo: Tu seguimi (Gv 21,22).

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