Alle pendici della collina di Sant’Andrea – o del Parco – presente a nord di Nocera Inferiore, nel rione Mercato, sorgono alcuni dei monumenti più importanti della Città: la caserma Bruno Tofano, il complesso di Sant’Antonio con l’annesso museo archeologico dell’Agro nocerino, la villa comunale, la struttura di San Giovanni in Parco, il monastero di Sant’Anna, tutti all’ombra del Parco Fienga e del convento di Sant’Andrea, posti sulla collina.
Tra numerose bellezze, nel cuore di Piazza Zanardelli, sorge la cinquecentesca Chiesa del SS.mo Corpo di Cristo.
L’edificio sacro viene edificato su un terreno di proprietà della Basilica di San Giovanni in Laterano in Roma, come riportato nello stemma posto all’interno del timpano triangolare che sormonta portale d’ingresso: Sacrosanti Lateranensis Ecclesia 1565.
Essa nasce come cappella della parrocchia di San Matteo, solamente nel 1839 diventa chiesa parrocchiale.
La facciata della Chiesa del SS.mo Corpo di Cristo è caratterizzata da un alto basamento in tufo grigio nocerino; la zona centrale presenta l’ingresso costituito da un portone in legno incorniciato da due paraste di ordine dorico, anch’esse in tufo grigio nocerino, sormontato da un fregio decorato con metope che regge il timpano triangolare, quest’ultimo sovrastato da una lapide, che testimonia l’intervento di restauro ottocentesco, e da una grande apertura mistilinea.
A destra e a sinistra, la facciata presenta due edicole composte da due paraste con al centro un’apertura mistilinea più piccola, sormontata da un timpano curvilineo. Le due aperture alla sommità presentano due decorazioni con al centro lo stemma del Comune di Nocera, a destra, e lo stemma papale, a sinistra.
Due lesene partono dal basamento e raggiungono il timpano triangolare che incorona l’intera facciata.
Entrando ci dà il benvenuto uno stupendo tamburo in legno intarsiato sormontato da un bellissima cantoria dello stesso materiale. L’interno si presenta a tre navate, a croce latina e conserva la struttura originaria cinquecentesca. Si nota subito la bellezza degli stucchi (angeli, conchiglie, capitelli, cornici, ecc.) evidenziati dal contrasto tra il bianco e il dorato. Sei archi a tutto sesto, scanditi da paraste di ordine corinzio, dividono la navata centrale più alta da quelle laterali più basse. Sulla destra, prima del transetto, si erge un bellissimo pulpito ligneo.
La navata centrale è coperta da una volta a botte decorata a cornici, mentre le navate laterali presentano una copertura con volte a crociera. Tra la navata centrale e la zona presbiterale si ergono quattro pennacchi che sorreggono la cupola.
Il presbiterio conserva il vecchio altare sormontato da una cornice a stucchi che contiene il dipinto dell’ultima cena di Cristo, il tutto incoronato da un timpano curvilineo interrotto al centro da un rilievo che rappresenta l’Adorazione Eucaristica degli angeli. La mensa e l’ambone sono di recente fattura. Il pavimento, composto da motivi geometrici, è in marmo bianco di Carrara e grigio bardiglio.