“Ab-uso” la performance artistica delle artiste cavesi Panariello e Di Marino

Violenza di genere, al Comune di Cava de’ Tirreni un dibattito sulle diverse forme di “Ab-uso”.
Le artiste Annamaria Panariello e Rosanna Di Marino durante la performance a piazza Abbro, a Cava de’ Tirreni

Scatole nere posizionate sulla scacchiera di piazza Abbro, che simboleggiano le diverse declinazioni della violenza, ma che nello stesso tempo assumono anche la valenza di un luogo sacro di accoglienza embrionale, dove la vita ha origine e si sviluppa.

Intorno a loro si muovono le artiste Annamaria Panariello e Rosanna Di Marino, vestite di bianco e di nero – colori solo in apparenza in antitesi – accomunate da un lungo filo rosso, simbolo della “violenza di genere e in genere” e di un ostacolo che paralizza le menti e le mani delle vittime.

Si chiama “Ab-uso” la performance artistica delle artiste cavesi Panariello e Di Marino, che si è tenuta ieri pomeriggio nello spazio antistante al Palazzo comunale di Cava de’ Tirreni.

Un momento della performance di Di Marino e Panariello in piazza Abbro

L’iniziativa è stata un omaggio a tutte le vittime di violenza ed ha anticipato un convegno ospitato nella sala di rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni al quale, oltre alle artiste, sono intervenuti l’assessore alla Cultura Armando Lamberti; la critica d’arte Gabriella Taddeo; la coordinatrice dell’Assemblea delle donne di Salerno Maria Di Serio e la psicologa e psicoterapeuta Pina Cucco. L’incontro è stato arricchito dagli interventi delle poetesse Barbara Spatuzzi e Maria Mammola, dalla fotografa Valentina Cirillo e dall’esibizione musicale di Paola Civale al violino. Si è avvalso, inoltre, del contributo del fotografo Gino Aloisio e del videomaker Mimmo Giordano.

Al centro del convegno i diversi aspetti della violenza che, come sottolineato dalla critica d’arte Gabriella Taddeo, non ha solo il volto della violenza armata o di quella di genere, che affolla quotidianamente la cronaca, ma spesso assume forme più subdole che hanno a che fare con la sfera più intima di ogni persona.

“L’arte come sempre si fa unico faro che cerca di lanciare messaggi e contrastare il buio di questo Medioevo che inesorabilmente sta avvolgendo come una sottile rete tutti noi – ha sottolineato la Taddeo – Grazie ad Annamaria Panariello e a Rosanna Di Marino per averci fatto arrivare il loro silenzioso ma emblematico urlo visivo. Le immagini dagli occhi entreranno in noi, attraverseranno i nostri cuori, ma anche la nostra ragione e soprattutto la nostra volontà di vivere un mondo diverso, non violento e costruttivo”.

Annamaria Panariello e Rosanna Di Marino sono da tempo unite in un sodalizio artistico denominato “Osmotica”, che racchiude l’esigenza di reciproco scambio e compenetrazione di idee ed atteggiamenti artistici. A margine del convegno le artiste hanno donato ai membri del convegno l’opera scomposta “Volo di Libertà”.

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