Il cardinale Zuppi è il nuovo presidente della CEI, l’arcivescovo di Bologna è stato nominato questa mattina da papa Francesco, dopo aver ricevuto la terna di nomi indicata dai vescovi italiani riuniti in un albergo di Fiumicino per la 76ma Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana.
“Vivere in obbedienza del primato, nella collegialità e nella sinodalità. Sono queste le tre dinamiche che mi accompagnano e di cui mi sento tanto responsabile”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi nella sua prima dichiarazione alla stampa dopo la nomina di papa Francesco che lo ha scelto come guida della Chiesa italiana.
“Collegialità e sinodalità”
“C’è stata un’accelerazione improvvisa molto rapida”, ha esordito il cardinale, durante l’Assemblea generale in corso fino al 27 maggio: “Per prima cosa devo dire grazie al Papa e ai vescovi. Al Papa, perché nella terna indicata dai vescovi mi ha indicato, mi ha scelto, e ai vescovi perché mi hanno indicato nella terna. Questa fiducia del Papa, che presiede nella carità col suo primato, e della collegialità insieme alla sinodalità, è la Chiesa”.
La biografia del nuovo presidente CEI
Il card. Matteo Maria Zuppi nasce a Roma l’11 ottobre 1955, quinto di sei figli. Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti; da quelle ecumeniche per l’unità tra i cristiani a quelle per il dialogo interreligioso, concretizzatesi negli Incontri di Assisi.
A ventidue anni, dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia.
Ordinato presbitero per il clero di Palestrina il 9 maggio 1981 dal vescovo Renato Spallanzani, subito dopo viene nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, mons. Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012.
Nel secondo quinquennio come parroco a Trastevere, dal 2005 al 2010, è prefetto della terza prefettura di Roma e dal 2000 al 2012 assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico nel processo che porta alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile.
Nel 2010 viene chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia orientale della città; e nel 2011 è prefetto della diciassettesima prefettura di Roma. Poco dopo, il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo nomina Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma (per il Settore Centro). Riceve l’ordinazione episcopale il successivo 14 aprile per le mani dell’allora cardinale vicario Agostino Vallini e sceglie come motto “Gaudium Domini fortitudo vestra”.
Il 27 ottobre 2015 apa Francesco lo nomina alla sede metropolitana di Bologna e il 5 ottobre 2019 lo crea cardinale con il Titolo di Sant’Egidio. È membro del Dicastro per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.