La rinite allergica è un’infiammazione a carico del naso, dovuta ad una reazione allergica. Distinguiamo una rinite perenne se dura tutto l’anno e una rinite intermittente se compare solo in alcuni periodi dell’anno. In base ai sintomi viene classificata in lieve o moderata-grave.
Solitamente è presente una mucosa nasale gonfia e una continua secrezione nasale liquida. Il gonfiore e la secrezione concorrono ad ostruire il passaggio dell’aria per cui si ha sensazione di naso chiuso. Frequenti starnuti e prurito nasale completano il quadro dei sintomi unitamente a tosse e prurito alla gola.
Il bambino spesso dorme con la bocca aperta perché il naso è talmente ostruito dall’ingrossamento dei turbinati (piccole protuberanze situate all’interno delle narici) e dalla secrezione di muco che impedisce l’ingresso dell’aria.
I pollini (di graminacee, parietaria, composite, etc.) sono i principali allergeni, e la rinite da polline è tipicamente intermittente-stagionale, cioè primaverile. Le spore di alcuni funghi, come l’alternaria, provocano anch’esse una rinite stagionale (luglio-agosto). Gli acari della polvere di casa possono indurre raffreddore durante tutto l’arco dell’anno, ma soprattutto in primavera-autunno quando si riproducono.
La raccolta della storia clinica, della familiarità e dell’aspetto delle mucose del naso sono gli elementi fondamentali per la diagnosi, unitamente all’esecuzione di prove cutanee di rapida e semplice esecuzione (prick test).
I cardini della terapia sono gli antistaminici per bocca e i corticosteroidi topici nasali. In alcuni casi può essere necessario ricorrere all’immunoterapia desensibilizzante (i cosiddetti vaccini antiallergici), che consiste nella somministrazione sotto la lingua di dosi crescenti dell’estratto allergenico a cui il bambino è allergico.