La giornata mondiale delle famiglie ha rappresentato un vero momento di gioia per le famiglie, che, nelle loro diversità, si sono dimostrate ancora una volta desiderose di servizio per il bene comune.
Certo il titolo della giornata mondiale delle famiglie “L’amore familiare: vocazione e via di santità” può risultare ambizioso, quasi impossibile, e ciò soprattutto alla luce delle imperfezioni e delle fragilità proprie delle famiglie, ivi incluse quelle cattoliche, in questo tempo di cambiamento d’epoca.
Eppure proprio partendo proprio dalle loro imperfezioni, le famiglie sono l’esempio di vita ordinaria e responsabile, fondata sull’amore coniugale, e cioè sull’amore generativo verso l’altro.
Può sembrare una proposta da eroi; si tratta tuttavia di una vita ispirata dall’esempio della famiglia di Nazareth, che si manifesta attraverso una generosità naturale, così com’è emerso chiaramente dai vari interventi e testimonianze che si sono susseguiti tra il 22 ed il 25 giugno.
L’accompagnamento delle coppie, dei genitori e di tutte le famiglie va fatto partendo proprio dalle loro esperienze di vita concreta, nelle esperienze di fede in cui esse vivono la loro vocazione.
Perché questo avvenga, però, le famiglie non possono essere lasciate sole; esse hanno bisogno di comunità di famiglie che sappiano creare quella qualità nelle relazioni interpersonali, che vivevano i nostri nonni nei loro villaggi. Solo insieme le famiglie sono realmente generative, aperte alla vita, accoglienti e, soprattutto, nell’attuale società secolarizzata, missionarie.
Un esempio, in tal senso, è stato rappresentato, anche in questo caso, dalle testimonianze della famiglia maronita dall’Australia, con la sua splendida e commovente testimonianza di perdono, oppure della famiglia spagnola di Jordi Cabanas e Gloria Arrau, di Famiglie per l’accoglienza, che hanno generato una comunità di famiglie aperta all’accoglienza di tutti, come esempio di “chiesa in uscita”.
Concludendo l’omelia della Santa Messa dello scorso sabato Papa Francesco ha affermato, come in un compendio di queste giornate: “La Chiesa è con voi, anzi, la Chiesa è in voi! La Chiesa, infatti, è nata da una Famiglia, quella di Nazaret, ed è fatta principalmente di famiglie.”
Ecco, è con gioia che – come associazioni familiari in Europa – desideriamo cogliere la sfida di questa responsabilità, in comunione con i pastori. La consapevolezza di questa responsabilità ci impegna altresì ad essere ancora più attenti allo sviluppo dell’associazionismo familiare cattolico in Europa, contribuendo allo sviluppo del bene comune.
Vincenzo Bassi, presidente della Fafce (Federazione dei Forum delle famiglie d’Europa)