Buona estate a voi che leggete Insieme, seguite le nostre pagine social, commentate e condividete gli auguri, ci accompagnate nelle iniziative che proponiamo alla comunità diocesana. Veniamo da anni intensi, vissuti isolati nelle nostre case. Le ripercussioni, anche psicologiche, le sconteremo con il passare del tempo. Abbiamo bisogno di una pausa, consapevoli che non tutti potranno concedersela. Pensiamo a chi è meno fortunato, ma non sia solo un esercizio di ipocrisia. Ricarichiamo le batterie, anche restando in città.
I pensieri potrebbero assalirci, proviamo a tenerli a bada per qualche ora. Servirà a farci affrontare un autunno che si preannuncia caldo non solo per gli stravolgimenti climatici in atto, di cui siamo i primi responsabili, ma anche per gli equilibri geopolitici. Tutto è connesso, ci ricordavano i promotori della Settimana Sociale di Taranto. Lavoro, salute e ambiente, ma aggiungerei anche l’economia, la formazione e tutti gli altri aspetti quotidiani che danno forma alla nostra vita.
L’estate è anche tempo di bilanci e programmi. Lo dovranno fare anche le nostre istituzioni per ripartire col piede giusto. Abbiamo di fronte due emergenze: sanitaria e giudiziaria. La prima riguarda l’ospedale di Nocera Inferiore, a cui sono aggregati Pagani e Scafati, e quello di Sarno. La seconda è il Tribunale di Nocera Inferiore.
I nosocomi sono il riferimento di un’area vastissima: l’Agro nocerino-sarnese, il vesuviano, la valle dell’Irno, le costiere sorrentina e amalfitana, la valle dell’Orco. Stiamo assistendo ad un gioco al ribasso e al massacro. Lo raccontiamo da anni. Prima era la razionalizzazione della spesa, poi il commissariamento. E ora? Volontà politica? Confidiamo di essere smentiti dai decisori regionali. Attendiamo con ansia i loro interventi per far risorgere le nostre strutture e non decretarne la morte. Il loro trapasso vorrà dire la nostra scomparsa.
Poi c’è il Tribunale di Nocera Inferiore il cui circondario comprende 19 comuni, da Scafati a Calvanico.
Le dimissioni del presidente Antonio Sergio Robustella sono state eclatanti. Dal primo luglio a guidare le attività giudiziarie è il presidente vicario Vito Colucci. Una nuova nomina non è attesa a breve. Gli avvocati sono alla seconda settimana di astensione, non avveniva da anni per un problema locale. I più catastrofisti ipotizzano una strategia che porterà alla soppressione della cittadella nocerina a favore di Salerno, ma questo potrebbe implicare un declassamento di tutto il distretto. Suicidi? I diretti interessati non appaiono tanto autolesionisti. I realisti auspicano opportuni innesti come avvenuto per la Procura.
Serve una forte pressione istituzionale, da esercitare insieme ai cittadini. Non si potranno fare orecchie da mercante. Insieme è pronto a supportare e a raccontare queste battaglie di civiltà. Restiamo in contatto.