Il pane è il protagonista del Congresso Eucaristico Nazionale iniziato ieri a Matera. Il primo convegno della Chiesa italiana dopo la pandemia, come ha sottolineato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Un ritorno alla normalità colto da tutti. Lo si percepiva chiaramente nei momenti conviviali, come la cena o il concerto. Tra chi, ancora per prudenza e rispetto dell’altro, indossa va una mascherina, e chi invece l’aveva riposta in borsa.
Il pane che fa famiglia
Il pane è stato il focus della celebrazione iniziale in piazza Vittorio Veneto. Chicchi di grano, acqua, lievito, sale: sono stati gli elementi offerti al celebrante, il cardinale Matteo Maria Zuppi.
Il presidente della Conferenza Episcopale Italiano ha richiamato l’attualità: «Il mondo coltiva la divisione, l’odio, il pregiudizio, quello raffinato e quello tragicamente violento dell’odio etnico, quello della parola e quello delle armi nucleari. Questo Pane ci aiuta a dare sapore alla vita e a lavorare nel grande campo di questo nostro mondo perché le armi siano trasformate in falci, per farci costruire un mondo finalmente di ‘Fratelli tutti’».
L’Arcivescovo di Bologna ha concluso la sua omelia dal palco di piazza Vittorio Veneto con un forte appello alla pace. «Torniamo al gusto del pane», l’invito sulla scorta del tema del Cen: «Nella pandemia ne siamo stati privati. Riscopriamolo e viviamolo in maniera più familiare. Oggi viviamo una guerra in Europa che brucia i campi, che toglie il pane, creando fame».
Zuppi ha esortato a riscoprire un gesto antico: quello dei capifamiglia che «qui a Matera prendevano il pane e lo offrivano ai diversi componenti della famiglia. Perché il pane genera una famiglia, che è la Chiesa, e rappresenta allo stesso tempo la famiglia».
Sinodali come l’ostensorio
«Chi si ferma davanti a Gesù, si ferma anche davanti ai suoi fratelli più piccoli», il monito del cardinale: «Più mettiamo al centro Gesù, nella nostra vita personale e nella vita della nostra casa comune, più saremo una cosa sola tra di noi».
Il passaggio sulla sinodalità, tema richiamato nel titolo del Congresso, è squisitamente eucaristica: «L’ostensorio è tradizionalmente un sole dal quale partono tanti raggi, così diventiamo noi luminosi, perché illuminati dalla Sua luce, specchio di questa perché pieni del suo amore. E poi penso anche che, al contrario, questo Corpo raccoglie e rende uniti quei tanti raggi che siamo noi: Gesù ci attrae a sé, ci raccoglie e ci permette così di capire che non siamo isolati, che non possiamo vivere da isole, ma che raccolti diventiamo una cosa sola, come il grano sparso sui colli».
«Ecco dove si capisce la Chiesa sinodale», ha rivelato Zuppi: «Mettendo al centro Gesù e dando da mangiare, cioè preoccupandoci degli altri nutrendoci di lui e nutrendo del suo amore, ricevendo e donando. Se viviamo questo e se cambiamo per vivere questo, troveremo le risposte necessarie per una Chiesa madre di tutti».
La Chiesa è madre
Il presidente della Cei ha parlato anche della maternità della Chiesa e poi ha chiesto di «non restare fermi a spolverare il museo di antichità preziose ma senza vita». «L’Eucaristia è pane vivo, lo mediteremo in questi giorni, e l’altare ci insegna ad apparecchiare la carità. Riscoprire il gusto del pane per saziare ed essere saziati», l’invito finale.
«Da Matera, tornando al gusto del pane eucaristico, intendiamo tornare al gusto della vita», il saluto di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, agli 800 delegati, provenienti da 116 diocesi e accompagnati da 80 vescovi.
Al termine della Celebrazione sono stati distribuiti centinaia di panetti di pane materano.
Gli appuntamenti in programma oggi
Il programma di oggi prevede la Santa Messa in 11 parrocchie di Matera. Il Congresso può, infatti, essere definito come una iniziativa diffusa sul territorio cittadino. In collegamento con la Cattedrale della Madonna della Bruna si ascolterà la riflessione di monsignor Giovanni Busca, vescovo di Mantova, che parlerà su: “Il gusto buono del nostro Pane – Dall’altare alle tavole della vita”.
Nel pomeriggio ci sarà la liturgia penitenziale e poi, alle ore 17.30, la Via Lucis nel suggestivo scenario della piazza San Pietro Caveoso. Dopo la cena l’Adorazione eucaristica diffusa nelle parrocchie del centro storico di Matera.
I vari momenti potranno essere seguiti online sul canale Youtube della CEI e, la Via Lucis, su TV2000 al canale 28 del Digitale terrestre.