Giovedì 22 settembre c’è stato l’ultimo incontro stagionale del ciclo Rinfrancare l’anima, il percorso di formazione e discernimento della parrocchia Maria Immacolata, di Nocera Inferiore.
Un appuntamento, quello con i rinfrancati, che ha fatto compagnia alla comunità dei fedeli per tutta l’estate e che ha chiuso i “lavori” con una catechesi di preparazione ai prossimi appuntamenti diocesani che si inseriscono nel Cammino sinodale.
La catechesi, dal titolo “Chiesa Madre e Maestra”, guidata da Emanuel Mangiacapre e Antonella Abate, prendeva spunto dal Vangelo di Luca, dall’episodio di Marta e Maria, per interrogare i partecipanti sul “posto” che occupiamo nella nostra vita.
Purtroppo, il susseguirsi frenetico degli impegni quotidiani, non sempre ci permette di fermarci ad ascoltare, a meditare, a dialogare con Cristo e sempre più spesso occupiamo il posto di Marta, a rincorrere le faccende quotidiane dimenticando “la parte migliore”, sempre più ci sentiamo Marta, pronti a giudicare anche chi, invece, ha la forza di scegliere la Parola di Dio come guida per la propria vita.
L’ultima parte della catechesi è stata improntata sul significato di “parrocchia”, dal greco paroikìa, che indicava la residenza in un paese straniero, o persino l’esilio.
Presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, la parrocchia, che è per costituzione “pellegrinaggio”, quindi cammino e movimento, rischia di sedersi, sistemarsi, fermarsi. Papa Francesco ne riafferma la grande validità, a patto che sia «capace di riformarsi e adattarsi costantemente», capace di «revisione e rinnovamento», orientata «completamente verso la missione». È per questo che la presenza della Chiesa sul territorio deve essere dinamica, disponibile, evangelica.
Finisce con questi spunti il ciclo di catechesi dei rinfrancati, formativi anche in vista dell’assemblea parrocchiale plenaria del prossimo 29 settembre, che don Carmine ha convocato per ascoltare i vari gruppi e scegliere il consiglio pastorale parrocchiale.
L’ultimo incontro è stato festeggiato con un’agape fraterna, per ringraziare la coordinatrice del gruppo, Carmelina Galati, e il parroco don Carmine Cialdini, sempre pronto a sostenere la comunità nel suo cammino di crescita nella fede.