Il Palazzo vescovile di Nocera Inferiore ritorna agli antichi splendori. Il 3 novembre scorso sono iniziati i lavori di restauro e valorizzazione dell’immobile settecentesco; un intervento reso possibile grazie al generoso contributo dell’8X1000 alla Chiesa cattolica.
La sede episcopale fa parte di un complesso religioso costituito dall’antica Cattedrale dedicata a San Prisco, dalla congrega di Maria Santissima del Rosario e dal campanile disegnato da Francesco Solimena nel 1737.
L’area su cui sorge il complesso era parte dell’antica necropoli di Nuceria Alfaterna; nella seconda metà del X sec. i monaci benedettini costruirono il monastero di San Prisco sulla parte oggi occupata dalla residenza episcopale.
Il palazzo fu ricostruito nel 1550 dal vescovo Paolo Giovio, il quale ampliò la sede monastica per adibirla a episcopio. L’attuale aspetto risale al 1718.
Gli ambienti interni hanno subito notevoli trasformazioni dal ‘700 ad oggi. L’ultimo intervento di consolidamento e restauro risale al 1999.
Il Palazzo vescovile ha una pianta ad “U”, è costituito da due corpi principali di fabbrica a due piani, sormontati da un sottotetto, e da una terza ala di servizio ad un piano che si sviluppa lungo il lato nord.
L’edificio presenta uno stato di ammaloramento globale degli intonaci esterni dovuti, oltre alla vetustà, alla cattiva regimentazione delle acque piovane, a problematiche di umidità di risalita capillare e alla scarsa manutenzione nel tempo.
Il progetto mira a un restauro conservativo e al ripristino dei prospetti deteriorati per assicurare la conservazione del bene e ridare l’antico fasto al Palazzo vescovile e all’intero borgo Vescovado di Nocera Inferiore.
Particolare attenzione è stata rivolta alla scelta della tipologia di interventi da adottare, nell’ottica di contenerne l’invasività e preservare i caratteri originari dell’edificio, garantendo la compatibilità con i materiali già esistenti.
Le principali operazioni sono: la riqualificazione dei prospetti dell’immobile con interventi atti a risolvere la problematica dell’umidità di risalita, il rifacimento del tetto di copertura, dei terrazzi del primo livello, la sistemazione degli ambienti interni, il ripristino della pavimentazione del cortile interno e un nuovo sistema di illuminazione esterno. La fine dei lavori è prevista nel 2024.
In questo modo si vuole consegnare alla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, e in particolare alla comunità di Nocera Inferiore, un edificio pieno di storia, prezioso dal punto di vista artistico e architettonico, riportato agli antichi splendori.
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato.