Pagani festeggia i 100 anni di nonno Michele

Circondato dall’affetto dei familiari, dell’amministrazione comunale e della comunità parrocchiale Michele Contaldo spegne 100 candeline.

Nato il 29 dicembre 1922, ma dichiarato nel gennaio 1923, il signor Michele Contaldo ha spento 100 candeline tra l’affetto dei suoi familiari e gli omaggi dell’Amministrazione comunale e della comunità parrocchiale di Santa Maria del Carmine di Pagani.

Una vita vissuta pienamente e animata dalla forte fede in Dio quella di nonno Michele. A 17 anni parte per la guerra e finisce in un campo di concentramento. Sono anni duri, ma la vita ha in serbo per lui ancora tante avventure. Finita la guerra inizia a viaggiare: Genova, il Portogallo, l’America Latina, ma il suo cuore resta a Pagani dove fa ritorno all’età di 30 anni, dove lo aspettano la madre e le sue quattro sorelle.

Conosce e si innamora della giovane Antonietta Pepe, che sarà la sua compagna di vita e che gli regalerà la gioia di due splendide figlie, Maria Teresa e Colomba.

Ha lavorato nella fabbrica di pomodori Del Forno, poi in Germania alla Ford per qualche anno, ma l’amore per la sua terra si è fatto di nuovo sentire.

Tornato alla sua casa in via Tortora ha deciso di fare il giardiniere per seguire la passione per la natura.

Per celebrare i suoi 100 anni la famiglia ha chiesto di celebrare una messa di ringraziamento presieduta da don Vincenzo Di Nardi presso la parrocchia Santa Maria del Carmine a Pagani lo scorso 26 dicembre, alla quale ha partecipato anche il sindaco Lello Di Prisco.

Il primo cittadino, nella dedica a nonno Michele lo definisce: “un uomo generoso e solare. Il sorriso che la accompagna da 100 anni è la testimonianza più vera dell’esempio che è per la sua famiglia e per tutti coloro che hanno condiviso il suo cammino e le solo legati. Allegro, sempre pronto a tendere una mano al prossimo, amante della natura, della musica, della bicicletta. La guerra, le vicissitudini della vita, i cambiamenti non hanno adombrato il suo sguardo fresco ed energico nell’affrontare giorno dopo giorno questo cammino, anche grazie agli affetti che l’hanno sempre sostenuta, la sua famiglia d’origine, sua moglie Antonietta Pepe, e le sue figlie, Maria Teresa e Colomba, i suoi angeli”.

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