Giorno della Memoria: omaggio di Sellerio a “Il cielo cade”

Nuova edizione del romanzo autobiografico di Lorenza Mazzetti nel quale racconta la strage del Focardo in cui i nazisti trucidarono la famiglia Einstein. La nuova edizione è arricchita con 17 dipinti dell’autrice
Rignano sull’Arno, 2014. Paola e Lorenza Mazzetti davanti alla cappella della Villa del Focardo (Foto di Eva Krampen Kosloski)

Giorno della Memoria: l’editore Sellerio ha ristampato Il cielo cade. Il romanzo di Lorenza Mazzetti ritorna in libreria per una nuova edizione arricchita da 17 dipinti dell’autrice.

«Un piccolo gioiello del catalogo Sellerio, un romanzo che con magica e poetica innocenza racconta un’infanzia violata dagli orrori del nazismo”, la descrizione riportata sul sito della casa editrice di Palermo.

La nuova edizione de “Il cielo cade”

Negli ultimi anni del fascismo Penny e Baby vivono nella casa di campagna con gli zii che le hanno accolte. La piccola Penny racconta la vita quotidiana, la propaganda fascista a scuola, i giochi fra i campi, una sfilata di bambini che si divertono nonostante le tragedie incombenti.

Le vicende politiche, la guerra, le persecuzioni antisemite restano in qualche modo sullo sfondo, fino a quando l’infanzia si trova davanti all’orrore; il 3 agosto del 1944 i tedeschi irrompono nella villa: «Si udì un colpo di mitra e un urlo, ci spinsero fuori me e Baby, mi voltai e vidi tutta la villa prendere fuoco».

Il romanzo autobiografico di Lorenza Mazzetti richiama la strage del Focardo: lo sterminio della famiglia di sua zia, Nina Mazzetti Einstein, che l’aveva accolta nella villa di Rignano sull’Arno con la sorella gemella Paola.

Il dovere di fare memoria

Il dovere di fare memoria, spiegano da Sellerio, accompagna l’autrice nella scrittura: «Dedico questo libro a mio zio Robert Einstein, cugino di Albert, a mia zia Nina Mazzetti Einstein, alle mie cugine Annamaria e Luce Einstein. Io e la mia sorella che stavamo alla Villa fin da piccole (perché la nostra mamma era morta) siamo state risparmiate dalle SS perché non ci chiamavamo Einstein ma Mazzetti. Questa vita mi è stata regalata solo perché ero “di un’altra razza”. Tutti i sopravvissuti portano con loro il peso di questo “privilegio” ed il bisogno di testimoniare».

La nuova edizione del romanzo

«L’editore Sellerio mi ha chiamato prima di Natale proponendomi la realizzazione di questa nuova edizione, cosa che mi ha fatto molto felice. Si tratta di una nuova opportunità arricchita con i quadri di mia zia. Sono molto contenta che sia stato possibile ripetere l’edizione de Il cielo cade a tre anni dalla morte di zia Lorenza», ha dichiarato la nipote Eva Krampen Kosloski.

La figlia di Paola Mazzetti sottolinea l’importanza della memoria: «Da un certo punto di vista gli storici hanno scritto su questo evento in più anche mia zia lo ha raccontato. Bisogna cercare di ricordarlo e anche a Rignano si tengono delle celebrazioni in occasione del Giorno della memoria e della strage».

Si lavora anche ad un museo. L’iniziativa è del Comune toscano, come spiega Eva Krampen Kosloski: «Realizzare un museo del ricordo è un grande aiuto. In più, penso che i quadri di mia zia che descrivono la famiglia, la vita, sono importanti perché conservano una freschezza che non si può uccidere o banalizzare. Credo molto che la visione di questi quadri possa essere una strada per dare vita a questa memoria».

Le gemelle Mazzetti nell’Agro

Le opere di Lorenza Mazzetti sono state anche protagonista di una mostra organizzata dal Museo diocesano San Prisco, nel gennaio 2020, all’interno del Battistero di Santa Maria Maggiore in Nocera Superiore. L’esposizione era intitolata Album di famiglia.

I quadri che raccontano la strage del Focardo hanno fatto bella mostra di sé all’interno della struttura paleocristiana, che ha contribuito ad evidenziare ancora di più la loro forza narratrice.

In occasione della Giornata della Memoria 2021, Insieme intervistò la gemella di Lorenza, Paola Mazzetti, che ricordò la strage, parlò di perdono e dell’importanza di non dimenticare.

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