Nino D’Angelo ha scelto il teatro “Luigi De Lise” di Sarno per le prove del tour che partirà tra poche ore.
La prima data è in programma domenica 5 marzo a Lugano, in Svizzera, al Palazzo dei Congressi.
Poi ci saranno 16 eventi in tutta Italia, con un filotto di sold out. Il primo appuntamento con “Il Poeta che non sa parlare – Tour 2023” è, infatti, fissato per il 6 marzo, al Teatro Arcimboldi di Milano, dove si registra il pienone.
Nino D’Angelo toccherà anche Roma, Bologna, Taranto, Brindisi, Genova, Ancona, Torino, Piacenza, Trento, Firenze, Trieste, Catania e Palermo.
Nella sua Napoli, dove registra il tutto esaurito, si esibirà il 14 e 15 aprile al Palapartenope. A novembre sarà in Germania.
Sarà stretto nell’abbraccio caloroso del pubblico che lo ha accompagnato sin dai primi passi: dalla timidezza del caschetto biondo alla maturità della poesia messa in musica.
Una tournée che sicuramente si svilupperà fino all’estate, con l’aggiunta di nuove date dopo i teatri e i palasport della primavera.
Sui canali social dell’artista proliferano le richieste di eventi in altre zone del Paese. Ma D’Angelo è atteso anche all’estero, dove il pubblico numeroso e caloroso non ha fatto mai mancare il proprio affetto e supporto.
Canzoni e scenografie sono state provate al teatro “De Lise” di Sarno, che l’artista ha scelto grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale, in particolare del sindaco Giuseppe Canfora e del vice sindacoRoberto Robustelli.
Il rapporto con Sarno e i sarnesi
Un legame, quello con Sarno, che il cantante ha avuto modo di rinverdire grazie all’amicizia di lunga data con don Alessandro Cirillo, parroco di San Valentino Torio.
Una città che D’Angelo porta dentro e che ha narrato anche nelle sue canzoni, in particolare nel brano che ricorda la tragedia della frana del 1998.
Durante un concerto tenuto a Sarno, il cui video circola ancora sulla rete, prima di cantare “A muntagna è caduta”, disse: «Credo sia una delle cose più sincere che io abbia scritto nella mia vita. voi meritate questo, la vostra voce deve arrivare ovunque perché voi avete subito le ingiustizie e voglio che la mia voce sia la vostra voce, la voce di tutti».
Il brano è contenuto nel doppio album “Stella ‘e matina” che Nino D’Angelo pubblicò nel 1999, ad un anno dalla frana e in seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo con la celeberrima “Senza giacca e cravatta”.
Nelle ultime ore, dopo le giornate trascorse al teatro “De Lise”, il cantante ha pubblicato sui social alcuni scatti che immortalano la struttura sarnese.
In uno è ritratto lo stesso artista mentre visiona degli elaborati al computer, in un’altra si vede il palco con gli strumenti e le attrezzature smontate pronte per il tour.
L’altro giorno, al termine delle prove, Nino D’Angelo ha anche ricevuto il nostro direttore, Salvatore D’Angelo, accompagnato da don Alessandro.
Un nuovo abbraccio con i fan
«Ho deciso di tornare sui palchi anche nel 2023 per ringraziare ancora una volta il mio pubblico che anche in quest’ultima estate ha dimostrato di amarmi. E anche per dare la possibilità a chi non ha avuto la possibilità di vedermi in questi ultimi anni di poterlo fare in occasione di questo tour. Avrò la fortuna di esibirmi ancora una volta in alcuni dei più prestigiosi teatri italiani e quindi la scaletta sarà più intima. Ci sarà l’occasione per divertirsi con il mio repertorio degli anni Ottanta e per riflettere con quelli successivi», si legge sul sito del Teatro Arcimboldi di Milano.