“Vogliamo essere come il sale”

Mario Rosario Capone e Maria Grazia Mauri, di Angri, nel 1988 si sono consacrati nell’associazione di fedeli “La Santa Famiglia di Nazareth”, nel Ramo Sposi del Movimento FAC, nato da una intuizione del sacerdote salesiano don Paolo Arnaboldi.

“Vade et tu fac similiter”, “Va’ e anche tu fa’ così”. Questo l’imperativo che Gesù, nel Vangelo di Luca, pronuncia dopo il racconto della parabola del buon samaritano al dottore della Legge che gli aveva chiesto cosa potesse fare per ereditare la vita eterna (cfr Lc 10,37).

Ed è questo l’imperativo da cui trae origine e significato il Movimento FAC, nato nel 1948 da un’intuizione del sacerdote salesiano don Paolo Arnaboldi. Di questo imperativo Mario Rosario Capone e Maria Grazia Mauri hanno fatto il centro della loro vita coniugale e familiare, consacrando la loro unione alla Santa Famiglia di Nazareth, nel Ramo Sposi del Movimento.

Rosario, 75 anni, medico in pensione, scout fino a 19 anni, poi iscritto alla FUCI, incomincia a frequentare la parrocchia di San Giovanni Battista in Angri operando come catechista e collaborando con diversi gruppi giovanili. Mentre l’impegno di Maria, 71 anni, insegnante in pensione, è legato all’Azione Cattolica della parrocchia angrese, a cui poi aderirà anche Rosario.

Entrambi conoscono la realtà del Movimento FAC nei primi anni ’70 grazie al loro parroco mons. Alfonso Raiola, il quale ogni anno, nel periodo estivo, invita gli operatori pastorali e i giovani della parrocchia a partecipare ai corsi formativi promossi dal Movimento presso il centro Nazareth di Roma. Nel frattempo tra Rosario e Maria nasce l’amore e nel 1980 convolano a nozze.

Verso la fine degli anni ’80 il FAC inizia a promuovere anche dei corsi dedicati alle coppie di sposi, a cui Rosario e Maria partecipano con entusiasmo: «Si trattava in realtà di corsi per l’intera famiglia – ci hanno raccontato –. Potevamo portare con noi anche i nostri figli: una novità assoluta per quel tempo». Esperienze segnanti e straordinariamente arricchenti per i due: «Frequentando questi corsi, il cui fulcro era “l’incontro vivo con Gesù vivo”, approfondimento della Parola in chiave coniugale, abbiamo sentito sempre più forte dentro di noi un bisogno di donazione totale».

Nel 1998 arriva dunque la decisione di consacrarsi nell’associazione di fedeli “La Santa Famiglia di Nazareth”, costola del Movimento impegnata a promuovere la realtà del FAC. «All’inizio eravamo appena due coppie – raccontano Rosario e Maria –, oggi molte di più. Il 25 marzo di ogni anno, solennità dell’Annunciazione del Signore, ogni coppia, nel luogo dove vive, rinnova l’atto di donazione».

I coniugi Capone con figli, nuore e nipoti

Una consacrazione che ha aiutato i due coniugi a trovare e a vivere meglio la loro dimensione sponsale: «Ci ha educati a mettere Gesù al centro di tutte le nostre attività sociali, politiche, lavorative, pastorali, nonostante le difficoltà che abbiamo potuto incontrare e che ancora incontriamo. Ci ha aiutati a comprendere che tutti siamo cellule di un unico corpo, la Chiesa. Se ciascuno di noi non esegue il proprio compito, il corpo ne soffre. In ogni situazione noi ci chiediamo: cosa farebbe Gesù al posto nostro in questo momento?».

Chiedendo a Rosario e Maria cosa il FAC rappresenta nella loro vita, hanno spiegato: «È una corrente d’Amore che noi ci impegniamo a portare nella nostra coppia e dovunque, giorno dopo giorno, con lo stile del nascondimento e della discrezione, sul modello della famiglia di Nazareth, promuovendo e animando ciò che viviamo nel quotidiano».

E Rosario e Maria hanno animato e continuano ad animare diverse realtà, a partire dall’Azione Cattolica, della quale Rosario è stato presidente diocesano ed entrambi presidenti parrocchiali. Poi c’è il loro impegno nell’accompagnare le coppie di fidanzati nei percorsi di preparazione al matrimonio. E, ancora, l’impegno nel mondo del volontariato, nella Caritas e nel Consultorio familiare “Granello di Senapa”, sorto ad Angri su iniziativa delle Suore Battistine.

Ecco, quel “fac similiter” è divenuto uno stile di vita per Rosario e Maria, che oggi possono godere dei frutti del loro matrimonio: i tre figli, le loro spose e i quattro nipoti. Vivono questa stagione come “nonni impegnati” e dal loro racconto emerge tanta gratitudine: «Il Signore ci ha restituito il centuplo per quanto abbiamo dato. Anche per i nostri figli la nostra consacrazione alla Santa Famiglia è stata una scuola di vita».

C’è un esempio, tanto caro a don Arnaboldi, che Rosario e Maria fanno proprio: «Vogliamo essere come il sale, che sciogliendosi e scomparendo dà sapore alle pietanze: dare sapore alla Chiesa con la nostra testimonianza d’amore».

Il Movimento FAC

Don Paolo Arnaboldi

Il FAC, movimento di educazione all’Amore, sta anche per Fraterno Aiuto Cristiano. Il fondatore, don Paolo Arnaboldi, lombardo ma – nel secondo dopoguerra – parroco nella diocesi di Padova, aveva notato come nella sua parrocchia «si mangiava Gesù Cristo tutte le mattine, ma c’erano famiglie che morivano di fame». Il FAC nasce dunque come reazione ad un cristianesimo fatto di preghiere, di belle liturgie, ma in cui la carità in concreto non era vissuta.

Amava dire don Paolo: «Dal momento che Dio si è fatto uomo, a me importa quest’uomo, voglio incontrarmi con quest’uomo».

Il Movimento FAC è animato e promosso dall’associazione “La Santa Famiglia di Nazareth”, articolata in quattro Rami, che traggono la loro ispirazione da capitoli del Vangelo: Mc 3 (sacerdoti e uomini consacrati), Lc 8 (donne consacrate), Mt 1 (sposi consacrati), Gv 17 (giovani e adulti che hanno fatto promessa di apostolato).

Il centro Nazareth di Roma, situato sulla Portuense e fortemente voluto da don Arnaboldi, è il cuore pulsante del Movimento FAC, ma soprattutto, secondo le intenzioni del fondatore, è una casa di spiritualità al servizio della Chiesa.

Dal 2018 un’ala del centro Nazareth ospita la fraternità “Buon Samaritano” della Comunità Cenacolo, esperienza nata nel 1983 con la missione di aiutare giovani con alle spalle storie di dipendenza, dalla droga all’alcool, consentendo loro di ritornare dalle tenebre alla luce della vita.

Maggiori informazioni sul Movimento FAC sono sul sito www.movimentofac.it

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