L’attesa è finita. Ieri c’è stata l’intitolazione del IV istituto comprensivo di Nocera Inferiore alla giornalista del TG3 Ilaria Alpi, uccisa il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia, insieme all’operatore Miran Hrovatin. Il nome c’era da tempo, ma ora è anche ufficiale.
La cerimonia, aperta dai saluti della dirigente scolastica dell’istituto, Annarosaria Lombardo, ha visto gli interventi dell’inviato del TG3, nonché amico di Ilaria Alpi, Fabrizio Feo e della giornalista e scrittrice Antonella Napoli, direttrice della rivista Focus on Africa.
Hanno portato i loro saluti alla comunità scolastica del Quarto istituto comprensivo anche il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Federica Fortino, il presidente dell’Assostampa Valle del Sarno, Salvatore Campitiello, il giornalista e già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il dirigente del commissariato di Nocera Inferiore, il vicequestore Aniello Ingenito e il colonnello Rosario Di Gangi, comandante del Reparto territoriale dei Carabinieri di Nocera Inferiore.
I lavori sono stati moderati dalla docente e giornalista di lunga data, amica e collega di Feo, la nocerina Patrizia Sereno.
Ilaria Alpi, una ferita aperta, un peso sulla coscienza
«La vicenda di Ilaria Alpi ha tanti colori, tante accezioni», ha detto nel corso della cerimonia Fabrizio Feo, che ha anche ricordato il lungo iter che ha portato all’intitolazione dell’istituto nocerino alla giornalista uccisa 29 anni fa: «Il risultato dell’intitolazione era difficile per mille ragioni: Ilaria, per noi, è una ferita aperta, ma per molti è un peso sulla coscienza, è una macchia che è difficile cancellare».
Testimone di verità per i nostri ragazzi
«Ilaria Alpi è un personaggio contemporaneo, una persona di cui ammiriamo la battaglia per la verità sulla base di valori, con discrezione, verità e senza teatralità, in prima persona. Vogliamo insegnare ai nostri ragazzi ad impegnarsi e credere nell’onestà, la lealtà, la giustizia e la pace. Portare avanti tutto questo nel quotidiano anche se a volte bisogna essere contro corrente», il commento della dirigente.
Al termine della cerimonia è stata scoperta la targa con il nome di Ilaria Alpi, benedetta da fra Massimo Pepe.
Il messaggio del vescovo Giuseppe
Alla comunità scolastica del Quarto istituto comprensivo nocerino è pervenuto anche il messaggio del vescovo mons. Giuseppe Giudice, letto nel corso della cerimonia dalla dirigente Lombardo. «Plaudo all’iniziativa – ha scritto mons. Giudice -. Mi fa piacere che l’istituzione scolastica, chiamata a svolgere il ruolo educativo, è attenta ai diversi testimoni che nel tempo hanno dato lustro alla nostra Italia. La scuola non deve mai venir meno alla sua funzione educatrice, che è il compito primario per aiutare le nuove generazioni a vivere da cittadini leali e coscienti, capaci di costruire ancora un pezzo della nostra storia».
«In un tempo di emergenza educativa – ha scritto ancora il Vescovo -, non vengano meno le appassionate figure culturali che quotidianamente si spendono per formare i nostri giovani. Una formazione inclusiva e capace di recuperare le diverse testimonianze e di insegnare a vivere con lealtà la ricchezza della complessità moderna, in una riscoperta del patto educativo. Saluto e benedico tutti i convenuti, in modo particolare i piccoli, che sono il presente e il futuro della nostra vita».
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